La collana, di un ottimo vetro rosso scuro, imita molto bene il granato. Le gemme sono intervallate ad altre più piccole, ad eccezione per le estremità; il trattamento delle sferette simula la lavorazione ‘a botticella’. Sono presenti minuscole treccioline di capelli su cui, insieme al filo di seta, sono infilzate le gemme di vetro

  • OGGETTO collana
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
  • LOCALIZZAZIONE Museo Civico agli Eremitani
  • INDIRIZZO Piazza Eremitani, Padova (PD)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La ridotta lunghezza della collanina induce a credere che questo manufatto sia stato realizzato per il collo di un bambino. L’uso qui presente delle treccine di capelli ricorda una prassi tangente a quella dell’impiego dei capelli in veri e propri gioielli, unitamente all’oro e all’argento. Si ricordi come – pur attestato in epoche più antiche, e probabilmente connesso alla durevolezza dei capelli associata al significato di ‘memoria’ di chi è lontano o non è più – l’uso dei capelli nei gioielli abbia raggiunto la massima popolarità nel corso dell’Ottocento, soprattutto Oltralpe. Ne esistono esempi in area friulana e trentina, come a Casa Andriollo - Museo Soggetto- MontagnaDonna, a Olle (Borgo Valsugana) o nel Museo degli usi e costumi della gente trentina di San Michele all’Adige (Giovanna Baldissin Molli, in La Salute e la Fede, 2014)
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500690608
  • NUMERO D'INVENTARIO 177
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 2019
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2019
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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