Cristo crocifisso

croce post 1650 - ante 1750

L’opera di piccole dimensioni, intagliata nel legno, è patinata ad imitazione dell’avorio e connessa alla croce con stucco. Il lembo ricadente del perizoma presenta un'area di forte consunzione. Il Cristo è reso morente, nell’ estremo sforzo di sollevare al cielo l’intenso volto sofferente, con la bocca dischiusa ad invocare il Padre. I piedi sono conflitti alla croce con due diversi chiodi (seconda variante iconografica del Crocifisso seicentesco). Il legno, avvicinandosi alle qualità dell’avorio, sembra perdere la sua peculiarità materiale

  • OGGETTO croce
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
  • AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
  • LOCALIZZAZIONE Padova (PD)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Crocifisso proviene probabilmente dal complesso di San Francesco Grande, ma non è possibile stabilirne con precisione l’originaria collocazione. Si tratta di una delle poche attestazioni venete della tipologia iconografica del cosiddetto “Cristo vivente”, variante largamente diffusa nel Nord Europa e dal largo successo in epoca barocca, in controtendenza con la tradizione del secolo precedente che privilegiava un Cristo ormai abbandonato sulla croce. Questa particolare tipologia di raffigurazione è stata interpretata come simbolo non solo della Passione, ma anche della Risurrezione: l’agonia di Cristo come trapasso glorioso e salvifico. Presenta tangenze con un Crocifisso in avorio riferito da Negri Arnoldi (cfr. F. Negri Arnoldi, Origine e diffusione del Crocifisso barocco con l’immagine del Cristo vivente, in “Storia dell’arte”, 20 (1974), pp. 57-79) all’ambito di Alessandro Algardi, conservato al Museo Statale di Mileto: quest’ultimo potrebbe costituirne un prototipo. L’enfasi emozionale e il morbido plasticismo sono ancora palesemente tardobarocchi, così come la piccola mensola con voluta su cui poggiano i piedi del Cristo. In assenza di dati documentari, occorre per il momento considerare un arco cronologico di riferimento piuttosto ampio (seconda metà del Seicento/ inizi del Settecento), poichè potrebbe anche trattarsi di un esemplare di imitazione attardata (Federica Bernardi, in La Salute e la Fede, 2014)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500690525
  • NUMERO D'INVENTARIO 838446
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Padova, Treviso e Belluno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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