allegoria della Vittoria come aquila
L’elegante monumento a pilo si eleva su un dado lapideo esagonale, preceduto da una doppia gradinata. Il corpo centrale bronzeo presenta una ricchezza di raffinati motivi decorativi e di cornici che si svolgono sulle modanature dei vari elementi di raccordo, succedendosi sino al principio dell’asta porta pennone; tale elemento culmina poi in una piccola Vittoria che porge una corona, sorreggendosi, col solo piede destro, al pomo apicale. Un primo basamento bronzeo si compone di diverse cornici tra cui una a palmette; su di esso insiste un dado poligonale che presenta tre clipei, alternati a gladi: il principale con l’epigrafe dedicatoria, mentre i laterali con il Leone marciano della Serenissima e con il sacello della Madonnina del Grappa. Tre aquile, unite da festoni a ghirlanda, poggiano al cornicione aggettante del dado, coprendo parzialmente l’ultimo elemento poligonale prima dell’innesto dell’asta: entro scudi sono fusi i nomi dei caduti della Grande Guerra, alternati a trofei con armi. Tre lapidi di marmo, aggiunte nel dado esagonale il 25 aprile del 1949, ricordano i caduti dell’ultimo conflitto mondiale
- OGGETTO monumento ai caduti a pilo
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
VETRO
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ATTRIBUZIONI
Canal Giuseppe (notizie 1926): progettista
Fonderia Artistica Beneduce E Marinelli (notizie 1926): fonditore
- LOCALIZZAZIONE via IV novembre
- INDIRIZZO Via IV Novembre, Crespano del Grappa (TV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti della Grande Guerra del comune trevigiano di Crespano del Grappa venne inaugurato il 1° agosto 1926, come specifica l'iscrizione dedicatoria nel fronte principale. Dal basamento bronzeo sono ugualmente ricavabili i nomi del progettista, l'ingegner Giuseppe Canal (l'indicazione di responsabilità è introdotta da una sigla difficilmente interpretabile: N.H.), come pure quello della ditta che fuse il bronzo, la Fonderia Beneduce e Marinelli di Firenze. Recentemente i due storici Daniele Pisani e Marco Mondini si sono occupati del monumento di Crespano. E' la riproduzione del sacello della Madonnina del Grappa ad attirare l'attenzione di Pisani: "Estremamente interessante è il caso in cui un determinato manufatto assuma un ruolo a tal punto emblematico da farsi esso stesso veicolo di significato. È il caso della Madonnina del Grappa e, per estensione, persino del sacello che la custodiva sino ai primi anni Trenta". Mondini piuttosto si sofferma sulla "varietà dei messaggi legati alla costruzione della memoria" che convivono nell'opera: da un lato la grandezza romana dell'Italia fascista con i gladi e le loriche dei legionari, dall'altra la terra veneta con il leone marciano e la Madonnina del Grappa
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500690144
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI prospetto principale, piedistallo superiore - Cap.le ANDREATTA ANT.NIO 86/ Sol.TO ANDREATTA VITT.RIO 85/ “ BOLZAN GIOVANNI 96/ “ BOLZAN LUIGI-GIOV.NI 95/ “ BORTOLAZZO ANSEL.MO 90/ Cap.mag.re BORTOLAZZO ANT.NIO 96/ Sol.TO BORTOLAZZO LUIGI 95/ “ BOSA DOMENICO 95/ “ CAPOVILLA GIOV.NI DI GIOV.NI 87/ “ CAPOVILLA GIOV.NI DI GIOV.NI 87/ “ CAPOVILLA GIOV.NI FU PIET.O 80/ “ CAPOVILLA SEBASTIANO 80/ “ CECCATO GIOVANNI 94/ “ CECCATO SEBASTIANO 96/ COLOMBANA OTTA.VIO 83/ COMIN GIOVANNI 89/ DAL-BELLO-FRAN.SCO 98 - a fusione -
- STEMMI prospetto posteriore destro, sul dado mediano - Stemma - Leone marciano della Serenissima - Leone alato (simbolo dell'evangelista Marco) con il vangelo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0