allegoria della Vittoria
Il portale monumentale è costituito da due ante caratterizzate da uno zoccolo inferiore e da un'ampia specchiatura centrale che contiene la figura del giovane eroe. Il riferimento all'antichità, spesso utilizzato nell'iconografia monumentale della grande guerra, è incarnato da un eroe medievale, in linea con il gusto decorativo del momento: i due cavalieri rappresentano rispettivamente il "Diritto" e "l‟Amor Patrio". Ogni figura sostiene un lungo stendardo nel quale sono incisi i nomi dei caduti. I riquadri sono incorniciati da una decorazione a fogliami intervallata da rilievi circolari che raffigurano i simboli delle facoltà dell'ateneo. In basso a sinistra un'iscrizione dedicatoria dell'allora rettore Luigi Lucatello. Nelle specchiature rettangolari, decorate lateralmente da due aquile, è inciso il riferimento cronologico alla prima guerra. In alto, sotto l'arco a coronamento della porta, è collocata una massiccia figura femminile seduta. Impugna una spada con la mano destra, mentre sostiene una Vittoria alata con la sinistra. Identificata dalla bibliografia come la dea Minerva è probabilmente da ricondurre all'iconografia bellica della Vittoria
- OGGETTO portale monumentale
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
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MISURE
Altezza: 7 m
Larghezza: 4 m
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ATTRIBUZIONI
Orsolini, Gaetano (1884/1954): scultore
Casanova Giulio (1875/ 1961): decoratore
- LOCALIZZAZIONE Università degli Studi di Padova
- INDIRIZZO Via 8 Febbraio 1848, Padova (PD)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il portale monumentale del Palazzo del Bo, dedicato alla memoria dei caduti, è un manufatto assai raro e inusuale, benché segua i dettami della retorica fascista che suggeriva esplicitamente l'edificazione di monumenti che avessero una destinazione d'uso di pubblica utilità (in questa ottica si inseriscono ad esempio i numerosi asili-monumento presenti sul territorio nazionale). Il portale nasce da un'idea di Giuseppe Sarti, direttore della Segreteria Universitaria, che suggerisce di commemorare in questo modo gli studenti e i docenti morti nell'adempimento del dovere. Furono banditi due concorsi e presentati numerosi progetti, giudicati da una commissione autorevole composta dagli scultori Bistolfi, Lorenzetti e Pogliaghi. Realizzato con il bronzo fuso dei cannoni nemici fu progettato da Gaetano Orsolini e da Giulio Casanova, scultori inseriti in una dimensione culturale neogotica: il primo esegue la parte propriamente scultorea mentre il secondo l'apparato decorativo. L'iscrizione è invece frutto del Prof. Gustavo Zambusi, illustre epigrafista, e autore anche del testo inciso sul monumento ai caduti di Gazzo padovano. Il portale fu inaugurato nel 1923, alla presenza del re Vittorio Emanuele III, accompagnato dai Ministri Giuriati e Gentile, ed era in origine posto di fronte all'attuale Altare della Patria (costruito successivamente ed inaugurato solo nel 1928) configurandosi come punto di riferimento e di ritrovo per le commemorazioni del 4 novembre
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500690086
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI sulla trabeazione - QUI EXIERUNT MILITES/ NON MORITURI MANENT - capitale - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0