Magni Armamentarj Venetiarum portae duae, artificibus altera, altera navibus duplex aditus. Veduta dell'Arsenale
stampa di traduzione,
Brustolon Giambattista (1716/1718 - 1796)
1716/1718 - 1796
Marieschi Michele (1710/ 1744)
1710/ 1744
Albotto Francesco (1721/ 1757)
1721/ 1757
Vedute: Venezia: Arsenale. Architetture: Venezia: Arsenale: cantiere. Oggetti: nave. Figure: figure maschili; figure femminili
- OGGETTO stampa di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ acquaforte/ bulino
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
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ATTRIBUZIONI
Brustolon Giambattista (1716/1718 - 1796): incisore
Marieschi Michele (1710/ 1744): inventore
Albotto Francesco (1721/ 1757): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondo Alpago-Novello
- LOCALIZZAZIONE Museo Civico di Belluno
- INDIRIZZO Piazza Duomo, 16, Belluno (BL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1763 Ludovico Furlanetto curò l'edizione della raccolta "Prospectuum Aedium, Viarumque insigniorum Urbis Venetiarum (...)" dedicata al Doge Marco Foscarini. La serie, comprendeva il frontespizio disegnato da Antonio Visentini e dodici vedute di Venezia derivate da dipinti di Canaletto per il tramite della traduzione incisoria fatta da Visentini (1742), che fu ripresa a sua volta da Brustolon in formato ingrandito. Questa serie venne poi completata con l'aggiunta di quattro tavole dalle acqueforti di Marieschi del 1741, tre tavole da dipinti di Moretti e di altre tre da dipinti di Canaletto fino al raggiungimento di un totale di ventidue incisioni. Tra il 1776 e il 1779 alla serie vi fu aggiunta l’incisione raffigurante le Fondamente Nuove con la chiesa di Santa Maria del Pianto (Succi, 1983, pp. 81-83; Succi, 2013, p. 865) La stampa in questione, “L’Arsenale”, che non indica il nome dell'inventore, deriva dalla tavola con medesimo soggetto della raccolta di Marieschi del 1741 e ristampata poi da Francesco Albotto nel 1743 (Succi, 1983, p. 83, n. 8; Succi, 2013, pp. 244, 871). Albotto, allievo ed imitatore di Marieschi, che morendo in giovane età lasciò spazio al suo apprendista, copiò l’acquaforte del maestro, anche se con qualche modifica (Succi, 2013, p. 864). Oggi il dipinto è conservato a Milano, presso la Fondazione Cariplo. Interessante è notare come l’Alpago-Novello nel 1940 fosse all’oscuro di chi fosse il vero autore dell’opera da cui la stampa fu tratta, giungendo ad affermare che in uno di questi quattro fogli tratti da Marieschi raffigurante Piazza S. Marco mancasse la firma del Canaletto, autore del dipinto (Alpago-Novello, 1940, p. 564; Passamani, 1968, p. 23; Succi, 1983, p. 83). Dettaglio questo che spiega il perché nella stampa del Museo Civico di Belluno in basso a sinistra venne aggiunta erroneamente la firma a matita “Antonio Canal Pinxit”
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500689632
- NUMERO D'INVENTARIO 9589
- ENTE SCHEDATORE COMUNE DI BELLUNO
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI a destra - Joannes Baptista sculpsit - a matita - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0