mezzo meccanico

gru idraulica, 1885 - 1885

la gru idraulica è composta da un base fissa ottagnale (basamento e la ralla di brandegge) e da una superiore struttura girevole con un braccio reticolare con il suo contrappeso e meccanismi di sollevamento

  • OGGETTO gru idraulica
  • MATERIA E TECNICA LATERIZIO
    METALLO
    pietra d'istria
  • MISURE Altezza: 36,00 m
  • AMBITO CULTURALE Ambito Inglese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Arsenale Militare di Venezia
  • INDIRIZZO Castello, 2407/ Campo dell'Arsenale, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE “Con l’avvento della Regia Marina Italiana tutti gli stati sociali, politici e commerciali veneziani comprendono l’importanza che potrebbe avere il riutilizzo dell’Arsenale al fine di un rilancio economico della città. Si apre così un ampio dibattito a livello locale e nazionale che sfocia, non senza contrasti, in una legge speciale del 17.1.1869 che prevede, con una spesa di undici milioni, ristrutturazione dello stabilimento […]. Il Cantiere della Regia Marina assume una notevole dotazione di nuove tecnologie; macchinari elettrici ed a vapore, potenti mezzi di sollevamento fra cui la gru idraulica da 160 tonn. tuttora esistente” (Chirivi, Gay, Crovato, Zanetti, 1983, p. 70) (la legge n. 833, serie 3°, 29 giugno 1882 né stabili la costruzione).Tale tipologia di gru idraulica a braccio fisso brandeggiabile, posta presso la banchina orientale della grande darsena dell’Arsenale, è oggi l’unico esemplare rimasto in Italia a testimonianza del patrimonio archeologico-industriale; di fatti ne esisteva una a Taranto (costruita nel 1885) demolita nel 1969 e un’altra a La Spezia smantellata nel 1992. La gru in esame fu ordinata dalla Marina Militare di Venezia alla ditta inglese “Armstrong, Mitchell & Co.ii, di Newcastle-upon-Tyne” nel 1883 per costruire la corazzata Francesco Morosini, una grande nave militare equipaggiata con quattro cannoni a retrocarica Armstrong del peso di centosei tonnellate ciascuno, poiché vi era la necessità di dover montare tali pesantissime armi a pezzi con facilità d’azione e senza margine d’errore. La gru idraulica è costituita da un basamento in mattoni a piramide tronca a otto lati ricoperta da elementi lapidei in pietra d’Istria (il lato prospicente l’acqua non è obliquo ma dritto). Quattro finestre danno luce all’interno e una porta introduce nel locale ove ci sono le macchine per il funzionamento. Due scale lapidee e altrettante in metallo conducono rispettivamente alla zona inferiore e superiore del basamento. Sopra il basamento vi è la ralla di brandeggio. La parte della struttura in grado di muoversi è costituita dalla piattaforma, dal braccio, dal contrappeso e dai meccanismi in grado di alzare e spostare i pesi. Lo storico-architetto Bellavitis, nel 1983, così narra: “Poiché l’istallazione di questa gru fu decisa quando il muro di sponda della banchina era già completato, fu necessario demolire per circa 20 m. e raggiungere un grosso strato di 10 metri, per fondare su pali la base ottagonale del manufatto. Il masso plateale di calcestruzzo e le opere murarie in elevazione, danno il massimo contributo al peso complessivo della struttura, valutato in 7.874 tonnellate. Questo trasmette sul fondo un carico di 1,75 kgm/cmq. Pittosto elevato per Venezia che determinò, in effetti, un lieve cedimento, ma uniformemente distribuito” (Bellavitis 1983, p. 228). Nel 1994 gli studiosi Nascè e Zorgno scrivono in un articolo inerente “la gru idraulica dell’Arsenale di Venezia”: “[…] si può affermare che la corrosione della carpenteria in ferro della gru non è ancora tale da compromettere la sicurezza, e può esere completamente bloccata con un idoneo intervento di protezione; più importante è la situazione statica complessiva della grande struttura, mentre grave è il danneggiamento per fatica della ralla ed in particolare dei pttini di ghisa posteriori, che possono peraltro essere ricondotti in sicurezza con un calibrato alleggerimento del contrappeso” (V. Nascé, A. M. Zorgno, La gru idraulica dell'Arsenale di Venezia, Palladio anno VII, n. 14, Dicembre1994, Roma, 1994, p. 286). La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e laguna con finanziamenti provenienti da Venice in Peril Fundii sta studiando un progetto di conservazione della gru suddiviso in una prima fase di studio, analisi e messa in sicurezza dell’opera e in una successiva fase inerente il vero e proprio restauro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500677896
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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