allegoria del soldato come eroe antico
Su una base in pietra a gradini poggia un robusto basamento parallelepipedo che ospita sulle quattro facce lapidi celebrative e commemorative. Al di sopra si colloca un gruppo scultoreo in marmo, molto articolato, composto da quattro figure. Due sono maschili, coperte da drappeggi: l'uno volge il capo all'indietro, verso la bandiera che stringe con la mano destra, mentre nell'altra tiene uno scudo. L'altro è posto frontalmente, tiene in mano un'allegoria della Vittoria. In posizione arretrata sta una donna che tiene tra le braccia un bambino: tra madre e figlio c'è un intenso dialogo di sguardi. L'intero gruppo poggia su un sostegno posteriore in pietra. Accanto al monumento è stata collocata una lapide, in tempi recenti (2005), con i nominativi dei caduti nella seconda guerra. In maniera inusuale le lapidi fissate al basamento non riportano i nomi dei caduti nella guerra 1915-1918
- OGGETTO monumento ai caduti a cippo
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MATERIA E TECNICA
Marmo
PIETRA
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MISURE
Profondità: 1.9m
Larghezza: 1.9 m
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ATTRIBUZIONI
Boldrin Paolo (attribuito): scultore
- LOCALIZZAZIONE Via Roma
- INDIRIZZO Via Roma, Arzergrande (PD)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Anche ad Arzergrande nel primo dopoguerra si formò un Comitato per la realizzazione del monumento ai caduti (presidente il Sig. Gerardo Mazzarella). Da una delibera comunale del dicembre 1928, si apprende che la situazione finanziaria del Comitato non consentiva di saldare il compenso allo scultore che aveva realizzato l'opera. Prima di allora non sarebbe stato possibile inaugurare il monumento e per questo motivo il Comune erogò 2000 lire sul bilancio 1928. Nel maggio 1929 si rese necessario un ulteriore contributo per la costruzione di un muretto con cancellata di recinzione e protezione di quello che viene definito "inaugurando monumento ai caduti". La popolazione si era mostrata già fin troppo generosa e le autorità comunali non ritennero possibile muovere ulteriori richieste in merito. Questo portò ad una seconda delibera di finanziamento per 1500 al fine di concludere finalmente il monumento e "provvedere una buona volta, dopo circa cinque anni dall'inizio, alla sua inaugurazione". Purtroppo dalla documentazione non risulta il nome dell'autore dell'opera, inaugurata molto probabilmente nel 1930, dopo un lungo e travagliato percorso. Per affinità stilistiche e formali si ipotizza l'attribuzione allo scultore Paolo Boldrin, autore di numerosi monumenti della zona (cfr. Monselice, Agna)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500677614
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI sul basamento, prospetto frontale, al centro - AI RICORDI AGLI AUSPICI/ CHE IL SANTO AVVENIRE TRARRÀ/ DALLA REDENTRICE EPOPEA/ IL POPOLO DI ARZERGRANDE/ AGGIUNGE I SUOI UMILI EROI/ ESALTANDOSI PER ESSI/ NEL NOME DELLA PATRIA IMMORTALE/ 1915-1918 - capitale - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0