Pianoforti Armonium. un musicista accompagna con il violino una bambina seduta al pianoforte

manifesto pubblicitario, post 1900 - ante 1929

Lettura iconografica: figura maschile; violino; bambina; pianoforte. Categoria merceologica/ tipo evento: strumenti musicali; pianoforte. Nomi: Pianoforti Armonium; Musica Carisch & Jänichen; Corso Vittorio Emanulele. Luoghi: Milano

  • OGGETTO manifesto pubblicitario
  • MATERIA E TECNICA carta/ cromolitografia
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Nando Salce
  • LOCALIZZAZIONE Complesso di Santa Margherita e San Gaetano
  • INDIRIZZO Via Carlo Alberto, 31, Treviso (TV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gabriele Chiattone compì il proprio percorso di formazione professionale tra Svizzera e Italia. Fu capo sala disegnatori e cromisti dell'Istituto Italiano di Arti Grafiche di Bergamo, che diresse e rinnovò negli anni tra il 1893 e 1899, contribuendo a creare l'immagine della rivista Emporium. Dimessosi dall'Istituto, nel 1899 iniziò una attività in proprio a Milano. Il suo stabilimento di Arti Grafiche di Corso Condordia 10, poi via Goldoni 5, figura attivo fino agli anni '30. La produzione cromolitografica di Chiattone era ampia e includeva calendari, album, cartelli pubblicitari, orari illustrati, carte, atlanti e oleografie sia sacre che profane. Alcuni esempi delle oleografie edite da Chiattone sono conservati presso la Raccolta Bertarelli di Milano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500669351
  • NUMERO D'INVENTARIO 12253
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • ISCRIZIONI in basso, a destra - CR sovrapposte - a stampa -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1900 - ante 1929

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE