Appello di Gorizia agli italiani. riquadri vari con immagini di cadaveri e manifestazioni di protesta

manifesto propagandistico, ca 1948 - ca 1948

Lettura iconografica: riproduzione fotografica; figure maschili; figure femminili; corteo; cadaveri. Categoria merceologica/ tipo evento: informazione e comunicazione; propaganda politica; associazioni patriottiche e combattentistiche. Nomi: Comitato Civico. Luoghi: Friuli Venezia Giulia; Gorizia; Yugoslavia; Slovenia

  • OGGETTO manifesto propagandistico
  • MATERIA E TECNICA carta/ fotocromolitografia
  • MISURE Altezza: 78 cm
    Larghezza: 108 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Nando Salce
  • LOCALIZZAZIONE Complesso di Santa Margherita e San Gaetano
  • INDIRIZZO Via Carlo Alberto, 31, Treviso (TV)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500666507
  • NUMERO D'INVENTARIO 22777
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale Collezione Salce
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • DATA DI COMPILAZIONE 2013
  • ISCRIZIONI al centro - APPELLO DI GORIZIA/ AGLI ITALIANI/ Per essere figli dell’unica città al mondo che abbia provato la dominazione slavo-comunista ed abbia oggi la possibilità di par-/ larne liberamente: per averne sofferto nella carne e nello spirito la violenza, come nessuna altra città d’Italia; per avere espe-/ rimentato l’odio antitaliano che una minoranza al servizio di una potenza straniera contrabbanda sotto la bandiera comunista: noi cittadini di Gorizia/ sentiamo il dovere di richiamare in quest’ora torbida e tragica tutti gli Italiani, senza distinzione di parte, al patto unitario/ per il quale da plebe dispersa divenimmo Popolo e Nazione./ Tutti i giorni, attraverso il ferro spinato che divide le nostre piazze e le nostre strade dalla Jugo-/ slavia, giungono a Gorizia uomini per sfuggire alle torture della schiavitù; rischiano la vita e tra noi ven-/ gono a cercare l’umana libertà, chè, tra loro, non vi ha libertà alcuna: né di pensiero, né di parola, né di stampa, né di sciopero, né di riunione./ Fratelli Italiani, lavoratori di tutte le categorie, non è contro un qualche partito che noi vogliamo mettervi in guardia;/ i partiti sono quello che sono e si possono accettare o discutere come si vuole, ma contro il pericolo imminente di una domi-/ nazione che non ha confronto con quella asburgica da cui pur con tanta lotta i nostri padri ci hanno liberati. Il nuovo im-/ perialismo slavo anela alla conquista di tutta l’Europa. La Russia non si serve della sua forza per espandere il comunismo,/ ma si serve del comunismo per i propri scopi di conquista e di dominazione./ Noi abbiamo visto nostri fratelli e amici, autentici lavoratori, che avevano combattuto con gli slavi per la libertà,/ sparire nella maniera più tragica solamente perché erano Italiani, anche se comunisti. Abbiamo visto durante la triste/ occupazione straniera del maggio-giugno 1945, perseguitare, incarcerare, seviziare, trucidare i Goriziani che non/ volevano rinnegare la Patria, abbiamo assistito impotenti al saccheggio delle nostre case; un bando di chiamata alle/ armi comprendente gli uomini dai 18 ai 50 anni fu emanato, a guerra finita, dal Comando militare jugoslavo non appena la/ Città fu occupata. [con - caratteri vari - a stampa -
  • STEMMI in alto a sinistra - civile - Stemma - Comune di Gorizia - 1 - d'azzurro, alla muraglia cimata di tre torri, la centrale più alta, muraglia e torri merlate alla ghibellina, il tutto di argento, aperte, finestrate e murate di nero terrazzate di verde
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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