Pisa giugno pisano. personaggio maschile con indosso il costume da Capitano di Parte, davanti alla facciata del duomo di Pisa in Piazza dei Miracoli
manifesto pubblicitario,
ca 1951/10 - ante 1952/04
Lettura iconografica: figura maschile; spada; fusciacca; cappello; guanti; giacca; stivale; chiesa; prato; cielo. Categoria merceologica/ tipo evento: manifestazioni culturali; rievocazioni; rievocazione storica; folclore; turismo; enti di promozione turistica. Nomi: ENIT; Ente Nazionale per l'incremento delle Industrie Turistiche; Ente provinciale per il turismo; Giugno pisano; Gioco del Ponte; san Ranieri; piazza dei Miracoli; duomo di Santa Maria AssuntaBuscheto; Giugno Pisano; Gioco del Ponte; Ferruccio Giovannini; Fortunato Bellonci; generale di Mezzogiorno; capitano di Parte. Luoghi: Pisa
- OGGETTO manifesto pubblicitario
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MATERIA E TECNICA
carta/ fotocromolitografia
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MISURE
Altezza: 99.2 cm
Larghezza: 69.1 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Nando Salce
- LOCALIZZAZIONE Complesso di Santa Margherita e San Gaetano
- INDIRIZZO Via Carlo Alberto, 31, Treviso (TV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Giugno Pisano è un mese ricco di rievocazioni storiche, manifestazioni, concerti, feste in piazza ed iniziative culturali per festeggiare le antichissime tradizioni della città di Pisa. L'iniziativa è tuttora in corso [cfr. http://www.giugnopisano.com consultato il 16 giugno 2014].La persona in costume da Capitano di Parte è il figlio di Ferruccio Giovannini, patron della rinascita del Gioco, sia delle edizioni degli anni '30, (che si svolgeva all'antica a colpi di targone) che quelle del dopoguerra, per il quale, lo stesso Giovannini fu l'inventore del primo carrello, quello precedente all'attuale. Suo figlio, rappresentato nel manifesto morì in un incidente automobilistico, proprio in quegli anni e Giovannini volle immortalarlo nel manifesto. Il costume che indossa gli fu fatto fare su misura (e pertanto era strettamente personale e di libera interpretazione) dalla stessa sartoria che, prima della guerra, aveva realizzato tutti gli altri costumi del Gioco. I costumi del Gioco (circa 760) risalgono al 1932 e sono stati ricavati da altrettanti bozzetti disegnati dal critico d'Arte Fortunato Bellonzi. Bellonzi si era ispirato a disegni e stampe di epoca Medicea della fine del 1500. Lo stile è quello spagnolo perchè la corte Medicea era strettamente legata (anche per motivi familiari) alla corte spagnola. Nel 1932, alla ripresa del gioco e alla notizia della sfilata che lo avrebbe preceduto, molti rampolli delle famiglie nobili pisane, per partecipare alla sfilata storica e ai ruoli militari previsti dal Gioco, si erano fatti realizzare costumi, stivaloni, guanti, cappelli piumati, armi e armature, a proprie spese, dalla stessa Casa d'Arte Fiorentina che stava cucendo i 760. Lo stesso Giovannini (primo generale di Mezzogiorno) si era fatto fare da loro il costume per se e per suo figlio. I costumi sotrici di proprietà del Comune di Pisa sono conservati presso la Cittadella. (tratto da Turismo d’autore: artisti e promozione turistica in Liguria nel Novecento, Silvana, Genova, 2008)
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500663277
- NUMERO D'INVENTARIO 19793
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale Collezione Salce
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI sul recto in basso - PISA GIUGNO PISANO - a stampa -
- STEMMI sul recto in basso a sinistra - civile - Marchio - ENIT - Ente Nazionale per l'Incremento delle Industrie Turistiche - ghirlanda con serto di alloro e serto di quercia sormontata da ruota dentata con stella a cinque punte; scudo centrale con ENIT sottolineato da stella a cinque punte
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0