Carnevale di Torino 1957. raffigurazione animata della luna che sorride e fa l'occhiolino con indosso il cappello con coccarda della maschera Gianduja in un cielo stellato sopra la città di Torino

manifesto pubblicitario 1957 - 1957

Lettura iconografica: luna; occhiolino; città; collina; sagome; nastri; spirale; stelle; maschere; cappello; coccarda. Categoria merceologica/ tipo evento: tempo libero; manifestazioni culturali; folclore; carnevale; associazioni sociali. Nomi: Carnevale di Torino; Gianduja; Mole Antonelliana; collina di Moncalieri; Moncalieri; EPT Torino; Ente Provinciale Turismo di Torino; Famija Turineisa; ENAL; Ente Nazionale Lavoratori. Luoghi: Italia; Torino

  • OGGETTO manifesto pubblicitario
  • MATERIA E TECNICA carta/ cromolitografia
  • ATTRIBUZIONI Bertola Roberto (1921/)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo nazionale Collezione Salce
  • LOCALIZZAZIONE Complesso di Santa Margherita e San Gaetano
  • INDIRIZZO Via Carlo Alberto, 31, Treviso (TV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dopo avere iniziato giovanissimo l’attività di incisore cromista ed in seguito di cartellonista pubblicitario, lavorando per la Ambrosio Film e la Pittaluga, Mario Gros nel 1925, insieme a due soci, fonda la stamperia Monti Gros & C. a Torino. Tra il 1925 e il 1942 la ditta si occupa di tutto il procedimento di stampa, dalla creazione del bozzetto all'esecuzione degli impianti, alla stampa e all'allestimento finale per clienti prestigiosi come la Fiat e il Comune di Torino. Nonostante la distruzione dello stabilimento, a causa di un bombardamento avvenuto nel 1942 Mario Gros continua comunque la sua attività fino all’età di ottant’anni, momento in cui decide di vendere l’azienda, alle Arti Grafiche F.lli Pozzo Salvati che continuerà a portare il suo nome. L’iscrizione “ E LA LUNA ED MONCALE” è legata ad una canzonetta dialettale che a ritmo di valzer, nell’esecuzione delle Danze Piemontesi di Leone Sinigaglia diretta da Arturo Toscanini, fu presentata per la prima volta al Teatro Vittorio Emanuele di Torino il 14 maggio 1905, anche se in realtà era ampiamente diffusa a Moncalieri, in città e nelle campagne, già dalla fine dell’Ottocento. Si narra infatti che nel 1868 i torinesi, scelsero la luna come protagonista del carnevale e quindi elessero il motivetto come colonna sonora; i nottambuli proprio in quei giorni notarono un alone luminoso sopra la collina di Moncalieri, quindi l’associazione della luna fantastica a quel luogo. Nel 1887 poi, quando Moncalieri ebbe in tutto il suo centro storico la luce elettrica prima di Torino, la collina risplendeva sopra la città e da quel momento vennero improvvisate le parole che poi divennero famose nella canzonetta: “sponta ‘l sol/ e la luna/ l’è la luce ‘d Moncalè/ ch’aj fa ciair a nostre fiette a la seira andè a balè.” L’associazione Famija turineisa nacque nel 1925 da un gruppo di torinesi e piemontesi animati dall'amore per la propria terra che dall’anno successivo promossero la rinascita del Carnevale nella loro città. Notizie storico critiche in merito sono rintracciabili alla pagina web http://www.famijaturineisa.com/
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500657170
  • NUMERO D'INVENTARIO 05287
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale Collezione Salce
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
  • ISCRIZIONI recto, in basso al centro - CARNEVALE DI TORINO 1957 - capitale -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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