lepre che si nutre di foglie
formella,
post 1000 - ante 1099
rilievo raffigurante leporide a controdorso che si nutre da una pianta (vite?) sovrastante. Definito da cornice aggiunta a toro, forse in parte di pietra d'Istria
- OGGETTO formella
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MATERIA E TECNICA
marmo greco/ scultura
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MISURE
Altezza: 25 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
- LOCALIZZAZIONE Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE murata tra gli archi, oggi tamponati, della facciata di Ca' Foscolo, verso il rio di Ca' Foscari, questa formella, sebbene riprenda iconograficamente i soggetti delle patere veneziane, presenta un insolito formato quadrato. La maggior parte dei rilievi di questo tipo sono, infatti, conosciuti a Venezia con il nome di "patere" per il formato tondo. Questo termine fu usato nella città lagunare prima della seconda metà dell'Ottocento (Dorigo, 2003), anche se, nell'accezione del termine classico-archeologica, "patera" indica una sorta di scodella priva di bordi usata, nell'antichità greca e romana, nelle libagioni alle divinità, ed ha in comune con queste piccole sculture solo la forma. Secondo Marzemin (1937) questo rilievo raffigura una lepre fuggente che sembra colpita da un piccolo uccello ed ipotizza che sia stata murata con altre quattro patere in un collocamento o ricollocamento nel Dodicesimo secolo. Generalmente, infatti, nei secoli XII e XIII, tali rilievi erano murati sulle facciate dell'edilizia religiosa veneziana e in numero maggiore in quella civile in disposizioni decorative di tipo speculare tra gli archi, le finestre o sopra i portali, dove una croce, sempre lavorata a rilievo, occupava la parte centrale. Insieme, sulle mura di casa, assumevano un valore apotropaico ossia di oggetti capaci di impedire l'ingresso del maligno e del male in quanto in tutte è possibile cogliere un significato allegorico. Nella lepre che si nutre, forse, di un tralcio di vite si ravvisano simbolicamente le anime accolte in paradiso che possono gustare indisturbate i frutti della vita eterna. L'essere inerme di questo animale ne fa un simbolo dell'uomo che ha fiducia solo in Dio (Biedermann H. 2007). Note: gli elementi lapidei della facciata sono stati lavati con sola acqua in occasione dei "Lavori di straordinaria manutenzione manto di copertura e rifacimento intonaci" autorizzati dalla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Venezia con Nulla Osta n. 9335 del 15/10/1990
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500640783
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0