animali
formella,
(?) 1880 - (?) 1920
clipeo zoomorfico di tipo speculare: due quadrupedi visti di profilo retti sulle zampe posteriori e con le anteriori poggianti le une sulle spalle dell'altro, con musi retrospicenti. Tra le zampe posteriori, in posizione centrale, una foglia tripartita
- OGGETTO formella
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MATERIA E TECNICA
PIETRA
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MISURE
Diametro: 30 cm
- AMBITO CULTURALE Produzione Veneta
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo privato
- INDIRIZZO Santa Croce, 2331-2332-2333/ Calle de la Regina, Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE clipeo lapideo, detto anche "patera", è opera moderna facente parte del vasto gruppo di rilievi scolpiti da lapicidi, per lo più veneziani, tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo a imitazione di sculture medioevali. L'identificazione dei rilievi contemporanei da quelli più antichi è possibile il più delle volte, oltre che per la resa e il motivo stilistico, anche per il materiale lapideo utilizzato che in antichità era marmo greco e pietra d'Aurisina e tra le opere moderne è per lo più pietra tenera. La diffusione di tali opere (tra la fine del X e il XII secolo) è da collegare al ricco mercato di oggetti artigianali bizantini giunti a Venezia come stoffe, ceramiche, miniature e oggetti d'oreficeria oltre a plutei, transenne, mosaici diffusi nel bacino del Mar Mediterraneo sino all'Asia Minore tra il X e il XII secolo. I lapicidi veneziani dunque trassero spunto dalle immagini orientali ma anche dai bestiari medioevali. Il termine “patera” è attestato dalla seconda metà del XIX secolo e deriva dall'ambito dell'archeologia classica: "recipiente circolare, largo e basso utilizzato durante le libagioni sacre". "Ma quale funzione avevano sulle facciate delle dimore veneziane questi rilievi marmorei? Una funzione decorativa è innegabile [...]. Secondo una costante del gusto veneziano che proprio allora, tra l'XI e il XIII secolo, si costruì, la facciata deve avere una sua musicale luminosità; e questi rilievi le davano il ritmo [...]. Ma è molto probabile che agli occhi dei Veneziani del Medioevo avessero anche una funzione apotropaica [...]" (Sgarbi, 1983). Presso l’Archivio Storico Comunale della Celestia è conservata documentazione risalente al 1901 inerente il nulla osta da parte del Comune di Venezia per la costruzione di un nuovo fabbricato ai civici 2222-2225 (nell'elaborato di progetto della facciata fronte fondamenta Rugheta non è riportato l'oggetto in esame)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500640572
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
- DATA DI COMPILAZIONE 2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0