allegoria del soldato come eroe antico con allegoria della Vittoria
monumento ai caduti,
1935 - 1941
Salazzari Mario (1904/ 1993)
1904/ 1993
Il monumento, parte del Ponte della Vittoria, si eleva su un basamento rettangolare posto nell’angolo nordest del ponte stesso. Accoglie sul suo lato interno il bollettino della Vittoria, inciso su una lastra di marmo applicata con quattro borchie metalliche. Sulla sommità, invece, ospita un gruppo equestre: un soldato, rappresentato come un condottiero, va in guerra accompagnato dalla Vittoria
- OGGETTO monumento ai caduti
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
Marmo
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MISURE
Profondità: 120 cm
Altezza: 650 cm
Larghezza: 310 cm
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ATTRIBUZIONI
Salazzari Mario (1904/ 1993): scultore
- LOCALIZZAZIONE Ponte della Vittoria
- INDIRIZZO Piazzale Cadorna, Verona (VR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel febbraio 1935 il Comune di Verona bandì un concorso nazionale per la realizzazione dei quattro gruppi equestri destinati a ornare il Ponte della Vittoria, opera dell’architetto Ettore Fagiuoli. Il 17 luglio 1936 si proclamò unico vincitore Mario Salazzari, a cui spettavano i due gruppi da collocare alla destra dell’Adige, mentre per gli altri due si bandì un concorso di secondo grado vinto da Angelo Biancini. L'intero ponte venne inaugurato nel gennaio 1941, ma i bombardamenti lo misero subito in pericolo, rendendo necessaria la rimozione delle quattro sculture: nell’ottobre 1944 vennero smontate e messe al sicuro negli arcovoli dell’Arena, infine le si portarono presso la fonderia Guastini, dove venne trafugato uno dei condottieri opera di Salazzari. Nel frattempo il ponte venne fatto saltare in aria dai tedeschi in ritirata e soltanto nel maggio 1955 lo si inaugurò ricostruito, dopo aspre polemiche sorte a favore o contro la ricollocazione dei gruppi scultorei. Cfr. L’appello dei combattenti per il Ponte della Vittoria, in «L’Arena», 26 luglio 1923; Per il monumento ai caduti. La riunione ieri sera, in «L’Arena», 18 gennaio 1924; Filippini V., Le statue del Ponte della Vittoria. Il veronese Pietro Salazzari prescelto dai commissari giudici del concorso. Gli scultori Biancini, Drei, Fioroni e Saponari chiamati a cimentarsi in un concorso di secondo grado, in «L’Arena», 17 luglio 1936, p. 4; Una lettera del Sindaco. Niente statue sul ponte della Vittoria, in «L’Arena», 26 agosto 1953, p. 5; Nessun valido argomento si oppone al ripristino monumentale del Ponte della Vittoria, in «L’Arena», 13 settembre 1953, p. 4; Il ricollocamento delle statue sul Ponte della Vittoria rinviato all’esame di una commissione di “esperti”, in «L’Arena», 23 settembre 1953, pp. 5-6; Si inaugura il Ponte della Vittoria nel nome dei Caduti in guerra, in «L’Arena», 24 maggio 1955, p. 4; Lenotti T., Porte e Ponti di Verona, Edizioni di Vita Veronese, Verona 1955, pp. 75-76; Tommasoli A., Lapidi e iscrizioni nelle vie di Verona: con appendice di quelle scomparse, Edizioni di Vita veronese, Verona 1957, pp. 43-45; AA. VV., Mario Salazzari. Una vita per l’arte e la libertà, Comune di Sommacampagna, Sommacampagna 1993, pp. 7, 11-12, 24; Cortenova G., Scultori a Verona 1900-2000, Electa, Milano 2001, pp. 171, 183; Bertoni C./ Azzolini P./ Trevisan G./ Chignola T./ Saletti C., I Cento Anni di Mario Salazzari, in «Bollettino società letteraria», 2005, pp. 13, 15, 23-24, 36-40, 72-75; Trevisan G., Memorie della Grande Guerra. I monumenti ai Caduti di Verona e provincia, Cierre, Sommacampagna 2005, pp. 54, 57, 60, 77, 94
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500406147
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona Rovigo e Vicenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI lato sudovest - COMANDO SUPREMO ITALIANO - BOLLETTINO DI GUERRA N. 1268/ LA GUERRA CONTRO L'AUSTRIA-UNGHERIA CHE SOTTO L'ALTA GUIDA DI S. M. IL RE/ DUCE SUPREMO - L'ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI, INIZIO' IL/ 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE VALORE CONDUSSE, ININTERROTTA ED/ ASPRISSIMA PER 41 MESI, E' VINTA. LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 DELLO/ SCORSO OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE 51 DIVISIONI ITALIANE, 3 BRITAN-/ NICHE, 2 FRANCESI, 1 CZECO-SLOVACCA ED UN REGGIMENTO AMERICANO CONTRO 73 DIVI-/ SIONI AUSTRO-UNGARICHE, E' FINITA./ LA FULMINEA ARDITISSIMA AVANZATA DEL 29° CORPO D'ARMATA SU TRENTO, SBARRANDO/ LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE/ DALLE TRUPPE DELLA VII ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA I, VI E IV. HA DETER-/ MINATO IERI LO SFACELO TOTALE DEL FRONTE AVVERSARIO./ DAL BRENTA AL TORRE L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA XII, DELL'VIII, DELLA X ARMATA/ E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE PIU' INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE./ NELLA PIANURA, S. A. R. IL DUCA D'AOSTA, AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA/ SUA INVITTA III ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI DA ESSE GIA' VIT-/ TORIOSAMENTE CONQUISTATE, CHE MAI AVEVA PERDUTE./ L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO E' ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME/ NELL'ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NELL'INSEGUIMENTO: HA PERDUTE/ QUANTITA' INGENTISSIME DI MATERIALE DI OGNI SORTA E PRESSO CHE PER INTERO I SUOI/ MAGAZZINI E I DEPOSITI: HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA 300.000/ PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI 5.000 CANNONI./ I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIU' POTENTI ESERCITI DEL MONDO, RISALGONO IN/ DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESO CON ORGOGLIOSA SICUREZZA./ 4 NOVEMBRE 1918/ DIAZ - maiuscolo - a incisione - italiano
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