Allegoria della morte del soldato
Su di un scarpa quadrangolare in muratura, delimitata da quattro piloncini e altrettanti grossi proiettili che reggono una catena, poggia un basamento granitico, costituito da una pedana, uno zoccolo e un cippo svasato con base e cornice modanate, decorato sulla fronte da un festone bronzeo. Su di esso, un dado in marmo, pure con cornici modanate, quindi un obelisco su plinto, decorato, in alto, da festoni bronzei di alloro. Alla sommità, poggia il piede destro su di un globo la statua bronzea della Vittoria (o della Gloria), con una veste leggera, che tiene alta nella sinistra una corona di alloro, per offrila; altri rami ha nella destra. Sulla faccia frontale del dado marmoreo, un bassorilievo in bronzo rappresenta un soldato morente sul cui petto un angelo posa la croce. Sul retro dello stesso, fuso nel bronzo, il bollettino della Vittoria; sul fianco sinistro un tropaion in bronzo, sul destro, pure in bronzo, un'aquila che regge una corona di alloro e di quercia, sormontata dalla stella a cinque punte. Sulla faccia frontale dell’obelisco, l’iscrizione dedicatoria
- OGGETTO monumento ai caduti a cippo
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
CEMENTO
GRANITO
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MISURE
Profondità: 3,015 m
Altezza: 6,15 m
Larghezza: 3 m
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ATTRIBUZIONI
Guizzon Vittorio (notizie Prima Metà Sec. Xx): scultore
Bertolaso Bortolo (attribuito): progettista
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Guizzon N
- LOCALIZZAZIONE piazza della Vittoria
- INDIRIZZO piazza della Vittoria, Zimella (VR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE “L’Arena” del 20 settembre 1922 informa che a Santo Stefano si è decisa l’erezione di un monumento ai Caduti, la cui spesa si sarebbe aggirata sulle 15.000 lire, che potrebbe essere identificato con quello in oggetto. Il monumento, di Vittorio Guizzon, fu probabilmente inaugurato il 18 novembre 1923 (“L’Arena”, 20-11-1923, 21-11-1923; Trevisan 2005, pp. 51, 84). “L’Arena” e una didascalia su una cartolina d’epoca del monumento, conservata al Museo Civico del Risorgimento di Bologna, lo attribuiscono allo scultore prof. N. Guizzon, che il quotidiano specifica di Lonigo. Studiosi locali affermano che il progetto dell’opera si deve all’ing. Bortolo Bertolaso (1845-1929), a lungo sindaco di Zimella (Berro 1966, p. 53; Corain 1989, p. 78 nota 9), ma non escluderei del tutto l’ipotesi che l’informazione sia sorta da una confusione tra questo monumento e quello, pure eretto ai Caduti di Santo Stefano e di Volpino, che si trova nel Cimitero del paese. Foto storiche del monumento, una delle quali nel corso della sua erezione, sono edite in Corain 1989, figg. 18, 19; da esse si ricava che originariamente l’area di rispetto era più ampia. Berro 1966 = E. Berro, Zimella, Pressana, Roveredo di Guà, Verona 1966. Corain 1989 = A. Corain, Il comune di Zimella. Notizie storiche – monumenti – usi – costumi – folklore, Zimella 1989. Trevisan 2005 = G. Trevisan, Memorie della Grande Guerra. I monumenti ai Caduti di Verona e provincia, Sommacampagna 2005
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500405727
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona Rovigo e Vicenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI cippo su cui poggia la figura della Vittoria, lato frontale - S. Stefano/ ai/ suoi Caduti/ amore/ e gloria/ 1915-1918/ 1940-1945 - capitale - a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0