Soprabito femminile da Cerimonia (gua)

abito, 1850 - 1899

Struttura: foggia svasata, scollo rotondo e apertura anteriore centrale diritta, maniche lunghe larghe diritte. Complementi strutturali: un bottone sferico in ottone a fusione piena, decorato a rilievo con pesiolini; tre punti di allacciatura a doppie asole applicate in sbiechino di raso marrone con motivi in argento cartaceo; il medesimo materiale forma la bordurina sbieca dello scollo; imbottitura in ovatta di seta, impunturata a punto lanciato; fodera in taffetas azzurro. Colori: soprabito a fondo blu con disegni intessuti in bianco (3 toni), blu, celeste e azzurro (8 toni), verde pavone spento e giallastro, giallo (3 toni), bronzo (3 toni), grigio (4 toni), rosso, rosa (3 toni), oro, delineati ad inchiostro nero e dipinti con pigmenti policromi sfumati

  • OGGETTO abito
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Cinese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo d'Arte Orientale
  • LOCALIZZAZIONE Ca' Pesaro
  • INDIRIZZO Santa Croce 2076, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il gua, secondo per importanza formale soltanto al vestiario di corte (chao fu), è un soprabito da cerimonia la cui decorazione varia in relazione ai diversi ranghi: le imperatrici, le consorti imperiali e le principesse di sangue godevano del privilegio di portare long gua,"soprabiti dei draghi" (cfr.inv.1217/13665), mentre alle consorti di funzionari e nobili di corte di rango non elevato si confacevano soprabiti ornati, come nel caso presente, di medaglioni con emblemi e figurazioni augurali, fiori, simboli di prosperità e longevità. Nella collezione di Venezia sono presenti altri quattro gua analoghi (inv. 1200/13747, 1201/13628, 1221/13743 e 1197/13731) con caratteri stilistici e tecnici molto vicini all'esemplare qui trattato. E' interessante notare che nella collezione Bardi un abito semiformale per nobildonna manciù in arazzeria di seta a fondo rosso (inv.1211) presenta decorazione quasi identica a quella del nostro gua:il che potrebbe far ipotizzare che i due capi costituiscano un completo o che, quanto meno, essi siano coevi e provengano dalla medesima manifattura. Sull'argomento mancano tuttavia studi specifici: solo alcuni esemplari di long gua sono stati pubblicati di recente e i riferimenti alla disciplina suntuaria riguardano solo i principali modelli di soprabiti per i ranghi superiori (cfr.V.Wilson, Chinese Dress, Victoria and Albert Museum, London 1986,p.46; G.Dickiinson-L.Wrigglesworth, Imperial Wardrobe, London 19901,pp.186-189). Acquistato in Cina da Enrico di Borbone Conte di Bardi tra ottobre 1888 e febbraio 1889
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500402572
  • NUMERO D'INVENTARIO 1216
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI bottone - Wen... ("elegante...") - cinese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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