animali

scatola, 1850 - 1899

Scatola per il betel in forma di oca, costituita da una ciotola più o meno ovale e da un coperchio. La scatola è esternamente decorata a rilievo da sottili cordoli di lacca modellata (thayo) ed è dorata ed intarsiata di vetrini bianchi. Le ali in metallo sono collegate al resto della struttura mediante chiodi, alcuni dei quali penetrano profondamente, fuoriuscendo nella parte interna del coperchio. La ciotola raffigura la parte bassa del corpo dell'animale, presenta una decorazione a rilievo di semicerchi che si sovrappongono gli uni agli altri; motivo che rende in modo stilizzato il piumaggio (arricchito con l'inserimento di vetrini tondi). Ai lati della ciotola sono raffigurate in rilievo le zampe dell'oca. Sul coperchio, il petto dell'animale presenta lo stesso motivo di semicerchi che si sovrappongono, ornati di vetrini, con decorazione centrale in forma di rosetta. Le ali e la coda, sono rivolte verso l'alto e sono estremamente elaborate, con piume a forma di lingue di fuoco decorate da sottili cordoli e da file di vetrini che indicano il verso del piumaggio. Intorno al collo sono tre costolature in forte rilievo che mostrano sul retro una punta rivolta verso lalto. Il becco leggermente arcuato e l'elaborata cresta sulla sommità del capo sono dorati e privi di decorazioni

  • OGGETTO scatola
  • MATERIA E TECNICA bambù/ laccatura
    metallo/ doratura/ laccatura/ intarsio
  • MISURE Altezza: 35.5
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Birmana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo d'Arte Orientale
  • LOCALIZZAZIONE Ca' Pesaro
  • INDIRIZZO S. Croce 2076, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'uso di masticare foglie di betel era diffuso anche fra i monaci; per questo contenitori per il betel (kunit) venivano spesso offerti in dono al monastero e facevano parte degli oggetti esposti dinanzi all'immagine del Buddha. Il nostro contenitore in forma di hintha o oca, trova un confronto molto preciso con le due scatole poste dinanzi al piccolo santuario del Buddha conservato al Victoria and Albert Museum (R.Isaacs & T.R. Blurton, "Visions from the Golden Land", London 2000, pp.126-28, fig. 71) questi due contenitori, sistemati, secondo una disposizione tradizionale, agli angoli del trono, sono poggiati ciascuno su un piedistallo (kalat), molto simile alle due basi del Museo d'Arte Orientale di Venezia (inv. 5123/9100 e 5121/9099; schede cat. 05/00402536-37). Nonostante il nostro hintha kunit sia associato a un piedistallo a tre piedi che reca lo stesso numero d'inventario del contenitore (5126/9086), è possibile ritenere, attraverso una serie di confronti, che la base di pertinenza del nostro oggetto fosse simile a quelle descritte nelle schede di catalogo di cui sopra. Poichè contenitori in forma di oca venivano generalmente prodotti in coppia, è verosimile che originariamente nella collezione vi fosse un altro esemplare simile al nostro, poi disperso durante la vendita della Collezone Bardi da parte del Trau, tra il 1907 e il 1914 (F. Spadavecchia, Museo Nazionale d'Arte Orientale, Venezia 1998, p. 9). Scatole per il betel in forma di hintha o contenitori decorati da foglie di metallo venivano portati durante le processioni dei novizi (shin-byu), dalle fanciulle che recitavano il ruolo delle figlie di Mara. Il termine birmano hintha e il sanscrito hamsa indicano l'oca, veicolo del dio Brahma. L'oca, che in India è segno dell'unione tra terra e cielo ed indica l'anima individuale, in Birmania è anche considerata un simbolo di regalità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500402529
  • NUMERO D'INVENTARIO 9086
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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