disputa di Gesù con i dottori nel tempio
dipinto,
1500-1524
Soggetti sacri: Gesù adolescente su alto trono disputa tra dottori e Santi . Architetture: cappella absidata; alto trono
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneziano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie dell'Accademia
- LOCALIZZAZIONE Gallerie dell'Accademia di Venezia
- INDIRIZZO Dorsoduro, 1050/ Campo de la Carità, Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Restaurato nel 1829 da A. Martinolli e nel 1839 da A. Brancaleon, ha subit o successivamente numerosi interventi manutentori, l'ultimo dei quali ha r ecuperato nel pavimento l'originaria colorazione rossa. Giunse alle Galler ie nel 1816 come legato di Girolamo Molin. Vi è raffigurato il famoso pass o del Vangelo di Luca (2,46): Gesù dodicenne, recatosi a Gerusalemme con l a Madre e Giuseppe per la festa di Pasqua, invece di tornare a Nazareth co i genitori rimane nel tempio, dove essi lo ritrovano intento a discutere c oi dottori. Ai lati degli astanti che lo circondano sono raffigurati i qu attro dottori della chiesa: a sinistra Gregorio e Girolamo, a destra Agost ino e Ambrogio, quasi a significare l'attualità dell'insegnamento del Cris to attraverso i secoli. L'attribuzione del dipinto è molto controversa. Ne i più antichi cataloghi (1817-87) veniva indicato come opera di Giovanni d a Udine. Fu in seguito attribuito dal Della Rovere (1888), seguito dal Bot ti (1891) e dal Conti (1895) a Girolamo Pennacchi, allora e tuttora confus o con Girolamo di Bartolomeo Strazzaroli di Aviano. Dal catalogo del Paole tti (1903), dai successivi e dal Borenius (1912) venne assegnato a Pier Ma ria Pennacchi, mentre per il Berenson (1957) appartiene a Palma il Vecchio ma è stato terminato da Girolamo da Santacroce. Opinione parzialmente acc olta nel catalogo del 1949 dalla Marconi, secondo la quale si tratterebbe di scuola del Palma. Tuttavia nel 1962 la Moschini Marconi riteneva che qu este opinioni andassero riviste alla luce del carattere provinciale della tavola, che è stata più recentemente attribuita (Lucco 1978, 1988) anche a Giovanni e Bernardino da Asola. Forse è questa l'ipotesi più convincente allo stato degli studi, ipotesi che spiegherebbe l'effettiva diversità del la morbida figura di Gesù imberbe e le marcate caratterizzazioni fisionomi che, l'incisività del segno nei personaggi che lo attorniano. Si tratta co munque di un artista portatore di una composita cultura figurativa, che co mprende la conoscenza di Giovanni Bellini, del Carpaccio di San Giobbe, fo rse anche di Giovanni Agostino da Lodi, di Palma il Vecchio, di Pier Maria Pennacchi, del giovane Tiziano e che infine ha senz'altro visto la pala c on la "Madonna e santi" di Gian Girolamo Savoldo e Fra' Marco Pensaben a San Nicolò di Treviso
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500401421
- NUMERO D'INVENTARIO 85
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Gallerie dell'Accademia di Venezia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2004
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0