San Giovanni Crisostomo e Santi
Sacra Conversazione entro scorcio architettonico. Personaggi: San Giovanni Crisostomo; San Giovanni Battista; San Giovanni Evangelista (?); San Liberale (?) o San Teodoro (?); Santa Caterina d'Alessandria; Maria Maddalena; Santa Lucia. Attributi: (San Giovanni Crisostomo): mitra, pastorale; (San Giovanni Evangelista) croce con cartiglio; San Liberale (?) o San Teodoro(?) armatura, lancia, scudo; (Santa Caterina d'Alessandria) ruota dentata; (Maria Maddalena) vaso per l'unguento; (Santa Lucia) coppa. Oggetti: croce, cartiglio, lancia, scudo, pastorale, mitra, ruota dentata, vaso, coppa di vetro, libro, penna. Animali: testa di agnello (?).Ambientazione: quinta architettonica con colonna, gradini e pavimento a losanghe.Paesaggio collinoso; città turrita sullo sfondo
- OGGETTO pala d'altare
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ATTRIBUZIONI
Luciani Sebastiano Detto Sebastiano Del Piombo (1485 Ca./ 1547)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Giovanni Crisostomo
- INDIRIZZO Cannaregio, s.n.c./ Campo S. Giovanni Crisostomo, Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella prima edizione delle "Vite" (1550) Giorgio Vasari attribuiva l'opera a Giorgione, nella seconda, diciotto anni dopo, forte, nel frattempo, di un viaggio a Venezia la passava al Luciani, riconoscendo con ironia il proprio errore. Oggi unanimemente la critica assegna l'opera a Sebastiano Luciani, detto Sebastiano del Piombo, e la colloca nel periodo compreso tra l'estate del 1510 e la primavera del 1511, quando Sebastiano si trasferisce a Roma. L'opera ha origine dai testamenti di Caterina Contarini e Nicolò Morosini, ma prende corpo e linee dall'esecutore testamentario Girolamo Contarini e da Alvise Talenti, parroco di San Giovanni Crisostomo, notaio, uomo di cultura ed artefice della ricostruzione della chiesa secondo un programma di "revival" greco-bizantino (A. Gentili, C. Bertini 1985). L'atmosfera della pala é quasi di sospensione temporale: Sebastiano colloca i suoi santi all'aperto e come assorti, ognuno, in un ascolto interiore.San Giovanni Crisostomo, smesse le insegne del suo grado: mitra e pastorale, che sono poggiate alle sue spalle é intento al proprio lavoro di scrittura senza guardare al popolo dei fedeli; San Giovanni Battista é l'unico dei santi a guardare verso di lui, l'altro santo, canuto e dalla lunga barba, per chiudere la triade dei Giovanni, potrebbe essere identificato con San Giovanni Evangelista rappresentato secondo l'iconografia bizantina come vecchio dalla lunga barba bianca (vedi mosaico nell'atrio di San Marco). Il Lucco (1980) propone San Nicola in quanto anch'egli Vescovo e santo eponimo di Nicolò Morosini. Il santo guerriero sulla destra é sempre stato identificato con San Liberale, ma é più probabile che si tratti di San Teodoro, primo patrono di Venezia secondo la tradizione bizantina e spesso raffigurato con armatura e scudo. In disparte, sulla sinistra, il gruppo delle tre sante: i loro busti sembrano emergere dall'unico panneggio del mantello della Maddalena; i loro volti sono uno di profilo (Caterina), uno di tre quarti (Lucia) e solo uno frontale: quello di Maria Maddalena. La figura di questa santa bella efiera si impone con il suo sguardo diretto e la sua statuaria bellezza
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500355528
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici di Venezia
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul cartiglio - AGNUS DEI - a pennello - greco
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0