Ultima cena
All'interno di una sala rettangolare con sullo sfondo una porta di legno intarsiato racchiusa da un arco in pietra di foggia classica e con due finestre laterali chiuse e delimitate da una arco superiore si colloca la lunga tavola, ricoperta con una bianca tovaglia sopra ad un'altra a fiorami e greche arancio su fondo nero. Attorno alla tavola imbandita siedono i dodici apostoli suddivisi in tre gruppi assai "animati": a sinistra cinque apostoli seduti su semplici sgabelli tra cui emerge la figura dell'apostolo seduto a capo tavola che guarda verso lo spettatore con un'espressione di rassegnazione sul volto; a destra altri quattro apostoli che parlano tra loro e in primo piano seduto su uno sgabello e con un'espressione sul volto pensosa Giuda che tiene nella mano destra il sacchetto dei denari; al centro di Gesu' dalla veste rossa e manto azzurro guarda alla sua destra verso San Giovanni che sembra rispondergli a destra San Pietro. I tre personaggi centrali sono gli unici a rendersi conto di cio' che irrimediabilmente sta accadendo. Sullo sfondo quattro camerieri continuano servire i commensali. I colori delle vesti hanno gradazioni e sfumature bruno, arancio e giallo. Il pavimento e' a riquadri bianchi e neri a losanghe arancio. La cornice in legno intagliato e dorato ha una de
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
Ottone
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MISURE
Altezza: 270
Larghezza: 380
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
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ATTRIBUZIONI
Monforti Cristoforo (notizie Sec. Xvii)
- LOCALIZZAZIONE Santo Stefano di Cadore (BL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La grande tela si caratterizza per un impianto scenografico molto interessante su esempio delle "Ultime Cene" tintorettiane o veronesiane con i personaggi che riempiono lo spazio attorno ad una lunga tavola e all'interno di una sala di stile classico rinascimentale. La cromia e' tonale con la luce che proviene dal basso e illumina solo la parte centrale del gruppo. L'opera e' firmata "Monfurtis" e ci troviamo di fronte alla unica opera sicura di quello sconosciuto pittore, chiamato dallo Zanollio in occasione dei lavori si ristrutturazione della chiesa che dipinse per la chiesa di Santo Stefano altre tele: "li quindici misteri del Rosario, le tre pitturine del pulpito, li tre confaloni, li due quadroni del coro. li sei quadri delle chiese filiali...".Buzzo scrive:"...L'Ultima cena secondo lo stile leonardesco...Ottima fattura. Pregevole "Fait la ritiene interessante "per il combinato tra l'espressione degli occhi e la gestualita' delle mani nelle figure dall'effetto un poco statico ma efficace per fissare un momento qualsiasi di quel freddo convivio, il tutto pervaso di un'idea di malinconia ed imponderabile attesa". Lo stato di conservazione e' discreto vi sono alcune screpolature della superficie pittorica
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500324637
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI Sopra l'arco della finestra sinistra Sopra l'arco della finestra destra - MONFORTIUS 1673 - lettere capitali - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0