parapetto, opera isolata di Bellotto Umberto (20)
parapetto
post 1907 - ante 1909
Bellotto Umberto (1882/ 1940)
1882/ 1940
Bassi parapetti (cinque) a protezione degli archi a tutto sesto, disposti su due lati. Lavorazione a maglie quadrate con al centro un cerchio (in origine era collocata una patera)
- OGGETTO parapetto
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MATERIA E TECNICA
ferro/ battitura
ferro/ forgiatura
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ATTRIBUZIONI
Bellotto Umberto (1882/ 1940)
- LOCALIZZAZIONE villa Terapia (già villa dei Padri Armeni, già villa Klinger)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dalle fotografie scattate subito dopo la realizzazione della villa si può osservare che la parete esterna della loggetta, sopra gli archi si presentava dipinta. Attualmente la loggetta è chiusa da vetri. Osservando le fotografie pubblicate in "L'Edilizia Moderna" del 1909, il parapetto in ferro battuto (che non compare nel progetto originale) era corredato da patere inserite nei cerchi al centro di ogni elemento, secondo una modalità realizzativa tipica del maestro Bellotto (aggiornamento 2023)// La villa venne commissionata dal padri Armeni nel 1907 all'architetto Domenico Rupolo, successivamente la villa assunse il nome di "Terapia", probabilmente perché destinata ad essere la sede di una casa di cura. La distribuzione degli ambienti interni potrebbe infatti adattarsi a tale funzione e risulterebbe invece atipica se pensata per una casa d'abitazione. Ogni piano presentava una serie di stanze collocate attorno ad un grande atrio centrale (distribuzione tutt'oggi mantenuta solo nel piano rialzato, essendo stati gli altri modificati). Già negli anni '20 la villa fu lasciata dai padri Armeni che la affittarono alla famiglia Klinger: come villa Klinger la presenta infatti il Talenti nel 1921. Un confronto tra i progetti dell'architetto, le foto d'epoca e l'attuale edificio consente di affermare che la struttura esterna è rimasta sostanzialmente inalterata. Le uniche variazioni intervenute riguardano l'eliminazione del tratto di recinzione che proseguiva fino al canale e la perdita completa della decorazione dipinta, sia esterna che interna. Lo stile dell'edificio risulta composito ma armonioso. Esso integra elementi neomedievali e neobizantini a motivi di stile liberty. Questo distingue la villa da altri edifici del Rupolo, quali la Pescheria di Rialto e villa Romanelli, in cui i caratteri stilistici neo-venetobizantini o neomedievali sono adottati con criteri quasi filologici. Rupolo definisce nel progetto ogni dettaglio della decorazione: realizza il disegno dei dipinti e dei ferri battuti. Ma nel caso dei ferri, Bellotto modificò certamente alcune idee progettuali dell'architetto: è avvenuto certamente per i parapetti delle scale esterne e per il portoncino d'entrata (Archivio Storico Municipale di Venezia, Lido 315/2)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500273571
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0