liuto, opera isolata - ambito giapponese (Secc. XVIII/XIX)
liuto,
ca 1700 - ante 1889
Sānxián 三弦. Liuto a manico lungo cinese. Il collo (o manico, ing.neck) termina con un cavigliere (o paletta) intagliato con decorazioni raffiguranti un pipistrello (animale benaugurante in Cina per l’omofonia con la parola “felicità”, “fu”). Piroli intagliate a fiore. La cassa di risonanza in legno, ricoperta con pelle di serpente (cm. 16x14,5x7), presenta tre piccole crepe quasi al centro
- OGGETTO liuto
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MATERIA E TECNICA
avorio, intaglio
SETA
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MISURE
Lunghezza: 84.5 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Giapponese
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Ambito Cinese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo d'Arte Orientale
- LOCALIZZAZIONE Ca' Pesaro
- INDIRIZZO S. Croce 2076, Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il termine sānxián significa semplicemente “tre corde”. Il collo in legno massiccio è inserito nella piccola cassa di risonanza ovale. Il punto di ingresso ricurvo è una delle caratteristiche distintive di questo strumento rispetto ad altri liuti a manico lungo asiatici. Le corde erano in genere di seta, materiale poi sostituito dal nylon. Un ponticello (assente in questo esemplare) solleva le corde e le collega alla parte terminale dello strumento. (SM-CHSN) 321.322 (SM-CHSD) Necked box lutes or necked guitars. The handle is attached to or carved from the resonator, like a neck. (SM-CHSE) DOI: 10.2307/842168 (SM-UTUM) Viene suonato con le dita o con un piccolo plettro tenuto con la mano destra. (SM-AAA) Le corde sono accordate rispettivamente una quarta sotto e una quinta sopra rispetto a quella centrale. (SM-UTUE) La cassa di risonanza è posata sulla coscia destra, mentre il collo si estende verso l’alto a sinistra, inclinato a circa 45 gradi. (SM-UTUO) Orchestra del minshingaku 明清楽 in Giappone. Da un punto di vista organologico, il sānxián si distingue sia dal sanshin 三線, introdotto dalla Cina nelle isole Ryūkyū prima del 1390 d.C., sia dallo shamisen 三味線, sviluppatosi sulle isole Giapponesi principali a partire dal sedicesimo secolo. Il sanshin è in genere più tozzo, con la cassa di risonanza più larga e il collo più corto del sānxián. Lo shamisen (detto anche sangen 三絃) è più lungo e affusolato, la cassa di risonanza in genere è rettangolare e non tondeggiante. I termini jahisen/jabisen 蛇皮線 (“corda di pelle di serpente”), e jamisen 蛇味線 (forse derivato dalla sostituzione di 三 con 蛇) indicano sia il sanshin di Okinawa, sia, dalla fine del diciannovesimo secolo, il sānxián usato nel repertorio detto minshingaku 明清楽. In mancanza di documentazione dettagliata, non è possibile stabilire con certezza se l’esemplare in questione vada identificato come sānxián di provenienza/fattura cinese o giapponese. Vista la presenza di molti altri strumenti di origine cinese impiegati nel minshingaku in Giappone, tuttavia, sembra plausibile che si tratti di uno strumento cinese dal punto di vista organologico, ma impiegato in territorio giapponese per eseguire un repertorio che ricalcava la musica secolare cinese popolarizzata in Giappone durante le dinastie Ming (1368–1644, introdotta in Giappone dal 1640 circa) e Qing (1636-1912). (GIOLAI 2018) Corrispondente al cinese San Xian, il Jahisen è un liuto con un lungo manico e una piccola cassa armonica coperta di pelle di serpente su entrambi i lati. Fa parte dell'orchestra per il Mishingaku (musica cinese delle dinastie Ming e Qing). Il nome jahisen significa letteralmente " corda di pelle di serpente" mentre il termine cinese San Xian significa semplicemente "a tre corde". Si ritiene che fosse lo san xian ad essere importato, via Okinawa, in Giappone dalla Cina, dando così origine allo shamisen (anch'esso letteralmente "a tre corde"). Si suona con una piccola penna. (KISHIBE 1989)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500272429
- NUMERO D'INVENTARIO 7478
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0