San Francesco d'Assisi riceve le stimmate
dipinto,
ca 1450 - ca 1499
In primo piano campeggia l'alta e magra figura di San Francesco d'Assisi, colto nell'istante in cui sta ricevendo le stigmate: egli infatti stringe con la destra un piccolo crocifisso ligneo dal quale emanano sottili raggi in direzione del costato, delle mani e dei piedi; questi ultimi sono visibili poiche' il Santo tiene sollevato il lungo saio per un lembo. Alle spalle di San Francesco appare un paesaggio aspro, roccioso, appena ravvivato da due macchie di verde
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
- LOCALIZZAZIONE Asolo (TV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dal Comacchio apprendiamo che durante le operazioni di restauro del 1961 a Venezia, la tavola "fu oggetto di studio da parte dei maggiori critici d'arte di quella citta'" (1981). In quella occasione emerse che il pittore in questione doveva far parte della cerchia di Bellini o di Mantegna, mentre in precedenza si erano fatti i nomi di Alvise Vivarini e Andrea da Murano. Fra i vari studiosi che la attribuirono al Vivarini ricordiamo il Fiocco (didascalia della foto presso la Fondazione Cini di Venezia) e il Testi (1915), mentre il Pallucchini (1962) escluse tale riferimento. Il Berenson (1957) e il Van Merle (1935) assieme ed altri studiosi avanzarono invece l'attribuzione ad Andrea da Murano. Lo Steer, invece l'attribuzione ad Andrea da Murano. Lo Steer, invece, parla di pittore "sconosciuto" (1982). Fossaluzza ritiene invece che l'autore di questa tavola sia un pittore molto vicino ai modi di Dario da Treviso (documentato dal 1440, morto entro il 1498), artista che costituisce punto di riferimento per la pittura locale della zona pedemontana del trevigiano. Va infatti ricordato che l'attivita' di Dario ad Asolo e' documentata dal 1458 al 1465, momento in cui egli e' impegnato nell'articolato ciclo decorativo della chiesa dei Minori conventuali di San Gottardo e momento in cui egli dimostra il maggior risultato qualitativo (FOSSALUZZA, 1990). La forte carica espressiva associata alla notevole definizione disegnativa nel paesaggio roccioso e ai linearismi dell'andamento della veste sono gli aspetti piu' eclatanti che questa modesta personalita' sembra aver assorbito dallo stile di Dario di Treviso. (Per la bibliografia precedente su Dario da Treviso cfr. AA.VV., La pittura nel Veneto, Il Quattrocento, Milano 1990, pp. 743-744)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500235294
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0