dossale di Massari Giorgio (attribuito) - ambito veneto (sec. XVIII)
Grande dossale ispirato al motivo classico della serliana, vale a dire una zona mediana centinata chiusa tra due laterali squadrate e ribassate rispetto alla centrale. L'arco centrale a tutto sesto con cornici in marmo bianco e timpano leggermente concavo ornato da spicchi in marmo brecciato policromo, e' sostenuto da dure grandi volute laterali il cui riccio esterno poggia su una mensola formata da una porzione di trabeazione sporgente; sulla chiave di volta e' posta una coppia di testine di cherubini, mentre il ruolo di fastigio e' affidato ad una conchiglia stilizzata dalla quale si dipartono due pendagli fioriti che seguono la curvatura dell'arco. La grande pale con il "Battesimo di Costantino" e' chiusa lateralmente da due colonne con fusto in marmo brecciato violaceo e capitello d'ordine composito e, in posizione arretrata, da una coppia di lesene con le stesse caratteristiche decorative delle colonne. Affiancano questa complessa e raffinata sezione centrale, due grandi aperture rettangolari nelle quali sono state ricavate delle nicchie entro cui sono ospitati due angioletti su piedistallo. Due vasi su piedistalli a volute costituiscono il fastigio di queste sezioni laterali. La serliana poggia poi su un altissimo zoccolo, sul quale alle estremita', sono pure collocati due
- OGGETTO dossale
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MATERIA E TECNICA
Marmo
marmo bianco di Carrara
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
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ATTRIBUZIONI
Massari Giorgio (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Silvestro Papa
- INDIRIZZO Via Avogari 2, Volpago del Montello (TV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'alzato, cosi' come le due cattedra marmoree, proviene con certezza dalla Certosa del Montello, come concordemente testimoniano tutti gli autori consulti. In conseguenza delle soppressioni e requisizioni napoleoniche, per la Certosa fu decretata la demolizione; da li' il 30 maggio 1812 furono trasportate a Selva varie opere, tra cui appunto le cattedre e l'alzato (GIARDI, 1980). Dal manoscritto redatto dal sacerdote Alessandro Saccardo si deducono dati leggermente diversi, cioe' che il trasporto fu di duecento lire, e non duecentoventesime come sostiene Girardi, somma elargita dai fabbricieri di Valdobbiadente (SACCARDO, 1850). Il Dossale e le cattedre vengono attribuite dal Massari incontrastabilmente all'architetto Giorgio Massari, attribuzione questa piena accettabile in quanto in analoghe opere dell'artista sono rintracciabili alcuni esatti stilemi decorativi e strutturali presenti in queste opere di Selva (MASSARI, 1971).Il Massari pone in rilievo, nella sua analisi stilistica, soprattutto la preziosita' cromatica, oltre che naturalmente la ricercatezza compositiva e disegnativa e colloca l'altare "per nobilta' ed equilibrio di misure" tra gli esempi migliori e piu' significativi dell'arte settecentesca. La datazione proposta dal Massari si fissa, con larga approssimazione intorno al 1740
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500233330-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0