ostensorio - a raggiera - manifattura veneta (prima metà sec. XIX)
Base ovale, a cupola ribassata a doppio corpo. Il bordo e' sbalzato con motivi fogliari regolarmente disposti. Sul collo del piede sono applicate due statuette, modellate a tutto tondo e ricavate per fusione, rappresentanti Sant'Antonio da Padova e San Luigi Gonzaga, adagiati su un masso simbolico. Tra le due statue due figure, appena sbozzate, simboleggiano la Fede e la Carita'. Altre applicazioni intermedie sono costituite da grappoli d'uva con pampini e foglie. Nella sezione inferiore del fusto sono applicate tre figure sbalzate, che rappresentano le Virtu' Teologali. Il grosso nodo, inserito tra due elementi torniti di raccordo, ha un corpo centrale a forma di lanterna, ove sono applicate due figure sbalzate che vogliono simboleggiare la legge e la preghiera, mentre la parte superiore, a sfera schiacciata, e' arricchita di decorazioni a sbalzo con grappoli e pamini. La parte bassa, invece, e' ricavata per la fusione, con motivi fogliari rifiniti a cesello. L'ultima sezione del fusto, cilindrica, e' adornata sul recto dai consueti fregi vegetali, mentre nel verso da un angelo sfingiforme. La teca, protetta da doppio vetro circolare, dorata nella sua parte interna, e' circondata anteriormente da una fascia decorativa a sbalzo, riproducente fiori e frutta. Al suo interno la lune
- OGGETTO ostensorio a raggiera
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MATERIA E TECNICA
argento/ fusione/ doratura/ sbalzo
- AMBITO CULTURALE Manifattura Veneta
- LOCALIZZAZIONE Povegliano (TV)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Mancando completamente alcuna documentazione d'archivio, si suppone (Chimenton, 1941) che quest'oggetto sia stato donato dall'Imperatrice d'Austria Maria Anna alla parrocchia di Camalo' sotto il regime del parroco Setti, nell'ambito del suo intervento a favore di Istituzioni religiose importanti nel trevigiano, quali a favore di Istituzioni religiose importanti nel trevigiano, quali le scuole Canossiane di Treviso ed il Seminario Vescovile. Lo stile austero, tardobarocco, e la sua impostazione alquanto geometrica e dai fregi spiccati, nonche' la presenza del punzone del mondo con trioni, bollo ufficiale del tardo periodo Napoleonico usato sino al 1873, ci fanno attribuire quest'opera non comune ad una bottega di argentiere austriaco della prima meta' del secolo XIX. Nel 1941 quest'oggetto subisce un radicale restauro da parte dell'incisore Domenico Gasparini di Treviso, su incarico del parroco don Giuseppe Marchetto. La raggiera fu tutta fissata con viti, dove in precedenza i raggi erano tutti stagnati; furono aggiunti alcuni pezzi al fusto, con la funzione di allungarlo, e tra questi: le parti tornite, le tre figurine a sbalzo che rappresentano le Virtu' Teologali e, sopra il nodo, il cilindro d'argento sbalzato con fregi, che prima era costituito da un tubo d'ottone, malamente sistemato "rabberciatori" precedenti. Fu infine rifatta la parte interna della lunetta in argento dorato, quanto prima era d'ottone stagnato
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500233133
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Veneto
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI Sull'orlo della base - MARIA ANNA IMPERATRICE D'AUSTRIA - PAOLO SETTI PARROCO -
- STEMMI Sull'orlo della base - civile - Marchio - Mondo e sette trioni C T G Piccola incudine su tutti i raggi piu' lunghi non dorati
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0