Trittico Madonna con il Bambino tra i santi Ludovico da Tolosa, Lorenzo, Giovanni Battista e Filippo
Il trittico si compone di un’anima in legno, poggia su un’alta base svasata modanata e decorata con tarsie a meandro (alcuni listelli modanati in osso sono andati persi e sostituiti con altri in legno). La parte centrale è cuspidata e si compone di tre lastrine, le due ali, che seguono la forma della parte centrale, si compongono di una lastrina di osso ognuna e sono ancora fissate con le cerniere a cappio originali. Nella parte centrale sono raffigurati la Madonna con in braccio il Bambino che le sfiora la guancia e i santi Lorenzo, con la graticola e un libro, a sinistra e Giovanni Battista, con cartiglio e veste di pelli, a destra. Nella valva di sinistra è raffigurato santo vescovo con il cingolo a tre nodi che ci permette di identificarlo come san Ludovico da Tolosa e sulla valva opposta un santo barbuto con asta crociata e un libro. Alcuni hanno voluto riconoscere in lui san Marco, ma l’iconografia corrisponde a san Filippo. I personaggi sono chiusi sullo sfondo da quella che sembra essere un’alta cinta muraria merlata che racchiude al suo interno un città dalle architetture semplificate. La Madonna con il Bambino è invece incorniciata da un arco a sesto acuto con decorazione trilobe nell’intradosso
- OGGETTO altarolo portatile
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ATTRIBUZIONI
Degli Embriachi Baldassarre (bottega)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Loredan Cini
- INDIRIZZO Dorsoduro, 864 e 732, Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il trittico fu prima di Cini presso Roseo fino al 1942. L’altarolo presenta gli elementi tipici della Bottega degli Imbriachi: produzione seriale ma abbastanza accurata, tracce di policromia, tarsie “a toppo”. La datazione dell’opera risulta di difficile definizione in quanto la produzione risulta essere omogenea durante tutto l’arco di produttività della bottega (1370 circa – 1430 circa). L’iconografia della Madonna con il Bambino che le sfiora la guancia segue lo schema bizantino della Glykophilousa, interpretazione allegorica del Cantico dei Cantici. Delle vicende collezionistiche antecedenti l'entrata nella collezione Cini si conosce solo che fu presso Roseo nel 1942
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500187908
- NUMERO D'INVENTARIO F G. C. 40029
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2021
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0