calice,
Il piede esalobato presenta, su fondo graffito, cesellate e incise a bulino scene raffiguranti il martirio dei Santi Innocenti. Il nodo reca tre coppie di stemmi, non identificabili, i cui smalti sono quasi del tutto perduti. La, coppa in argento dorato, di forma alquanto allargata è sicuramente più tarda del fusto e del piede. Sul gradino di base corre una cornicetta traforata con rosette gotiche losangate
- OGGETTO calice
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MATERIA E TECNICA
argento/ doratura/ cesellatura/ bulinatura/ smaltatura/ niellatura
- AMBITO CULTURALE Bottega Veneta
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Pietro Martire
- INDIRIZZO Fondamenta dei Vetrai, s.n.c, Venezia (VE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo calice gotico di buona fattura,con ogni probabilità, proviene insieme ad altri arredi sacri ed a numerose reliquie dei SS. Innocenti dalla chiesa di S. Stefano di Murano distrutta nel 1813. Emanuele Cicogna, nelle sue Iscrizioni Veneziane, riportando le epigrafi che erano conservate nella chiesa di S. Sfefano, ricorda il dono di un superbo calice, fatto da "alquanti Signori Todeschi". Di questo calice "grando cum la sua pattena cum arme todesche atorno il pomolo e al pe e scorpido INNOCENTI d'oro ..." continua il Cicogna, si fa menzione in due inventari delle mobilia della Chiesa di S.Stefano. Il primo inventario venne redatto nel 1407,il secondo risale invece al 1415. Pertanto il fusto e la base di questo pregevole manufatto possono farsi risalire ai primissimi anni del Quattrocento, oppure agli ultimi del Trecento. La coppa, di forma alquanto allargata, risale a circa un secolo dopo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500123905
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici di Venezia
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI nei due collarini sopra e sotto il nodo - GOT HELF MIR ARM (?) -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0