raccolta della Manna e delle Coturnici

dipinto, 1539 - 1539

Tela a tre arcate giàcon pennacchi aggiunti e dipinti a continuazione dello sfondo. Olio su tela. Cornice dorata. Personaggi: Mosè; Aronne. Comparse: Uomini; Donne; Bambini; Vecchi; Soldato. Oggetti: Cesta; Lancia; Manna. Animali: Quaglie (Coturnici). Paesaggio: Nuvole, Montagne; Roccia; Albero; Tenda. Il dipinto è diviso in due diversi momenti. A sinistra Mosè su una roccia chiede l'intervento divino. più sotto Aronne, in primo piano prega, al centro vi è la caduta delle quaglie, a destra la raccolta della manna

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI De Pitati Bonifacio Detto Bonifacio Veronese (1487/ 1553)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondazione "Giorgio Cini"
  • LOCALIZZAZIONE Fondazione Giorgio Cini onlus
  • INDIRIZZO Isola di S. Giorgio Maggiore, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ai Camerlenghi aveva accanto, sulla stessa parete, i nn. 82 e 83 del Catalogo Moschini Marconi (1962, vol. II). Il Boschini (1664, p.274) riporta: "nel quadro di mezzo grande, si vedono gli Hebrei, guidati da Mosè nel deserto con la manna, & altre cose simili". Le fonti, dal Ridolfi (1648, vol. II, p.266) in avanti, attribuiscono il quadro a Bonifacio. Il Bercken (1927, p.208) vi vede un richiamo alla corrente manieristica. La Westphal (1931, Cat. n.130), trasportando la datazione verso il 1550, vi scorge del "tintorettismo". S. Moschini Marconi (1962, vol. II, p.52, n.84) vi scorge "un richiamarsi assai palese alla corrente manieristica, come già osservò il Bercken, non solo vi sono spunti di gusto Parmigianesco e derivazioni da stampe nordiche, ma vi appare la conoscenza di pittori tosco-romani sul tipo del Salviati, così che sembra di dover pensare ad una datazione attorno al 1540, non certamente anteriore, semmai più tarda". G. T. Faggin ("Arte Veneta", 1962, pp.83-84) parlando di questo dipinto e della "Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci" dello stesso autore rileva che "si sono rivelate due importantissime opere nel percorso artistico bonifacesco e nella storia del primo manierismo veneto: una tale fluiditàdi forme può sembrare sorprendente per Bonifacio [che ricorre] a una tecnica spedita, un po' meccanica". Per la Moschini Marconi (1962, vol. II, p.52, n.84) è opera di collaborazione con la bottega. Dello stesso parere S. Simonetti (1986, 109, cat. n.37) la quale nota che "la fluiditàdelle forme può apparire sorprendente per Bonifacio, così come la tecnica meccanica dell'esecuzione, alla quale ha preso parte la bottega, ma è senza dubbio indicativa della costante rielaborazione dei mezzi linguistici dell'Artista"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500123611
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Venezia e dei comuni della gronda lagunare
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici di Venezia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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