piastrella di pavimento, 1600 - 1649

La decorazione a "candiana " che troviamo qui rappresentata in sei piastrelle con alcune varianti che le rendono ognuna differente dalle altre, deriva strettamente dagli esemplari anatolici e consiste in una serie di fiori omogeneamente distribuiti sulla superficie bianca di ogni mattonella, con prevalenza di garofani, tulipani, giacinti e dalie; due piastrelle presentano nella parte centrale anche un grosso fiore composito di classificazione imprecisabile. Questi fiori, insieme ad altre gemme e foglie varie, nascono da un unico ceppo che sono collegati fra loro da numerosi steli filiformi. I colori sono: giallo, azzurro, verde (che talvolta si forma oltre la campitura del disegno), bruno. La vivacità del caratteristico rosso anatolico non fu mai ottenuta dalle nostre imitazioni

  • OGGETTO piastrella di pavimento
  • MATERIA E TECNICA CERAMICA
  • AMBITO CULTURALE Bottega Veneta Bottega Padovana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro
  • LOCALIZZAZIONE Ca' d'Oro
  • INDIRIZZO Cannaregio, 3932/ Calle Ca' d'Oro, Venezia (VE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'origine della definizione di questo tipo di decorazione è ancora incerta, ma pare sia dovuta alla città di Candia, noto centro commerciale da cui Venezia avrebbe importato, intorno alla metà del XVI secolo, alcune maioliche turche prodotte a Iznik, caratterizzate da una decorazione floreale di gusto tipicamente orientale e da una vivace policromia. Visto il successo di questo vasellame di importazione, alcune fabbriche venete si sarebbero ingegnate a riprodurne tipo di impasto, lo smalto, la decorazione. Alcuni piatti da parata (di dimensioni anche imponenti: oltre 50 centimetri di diametro) sono i conservati al Museo Civico di Padova e in collezioni private di questa città uno è conservato al Museo Correr di Venezia, altri a Vienna e a Cambridge e in molti altri musei. Una serie di pareti e pavimenti si trova nel Castello del buon consiglio (TN). Secondo il Moschetti, si tratterebbe di una produzione tipicamente padovana (A. Moschetti, Delle maioliche dette " Candiane " Padova ", 1931); il Conton (op. cit. pag. 117) ipotizzava invece che venissero prodotte anche Venezia, per il gran numero di frammenti rinvenuti su molte spiagge della laguna, ipotesi però mai convalidata da ritrovamento di scarichi di fornace
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500029088
  • NUMERO D'INVENTARIO c.2002
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza speciale per il Polo Museale Veneziano
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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