Gesù scaccia i cambiavalute dal Tempio
dipinto,
ca 1562 - ca 1564
Zelotti Giambattista (1526/1578)
1526/1578
Cristo con la frusta alzata su un uomo steso a terra in primo piano, all'interno del tempio; sullo sfondo altre figure che fuggono e dall'alto di una balconata due vecchioni osservano la scena
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 320 cm
Larghezza: 240 cm
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ATTRIBUZIONI
Zelotti Giambattista (1526/1578)
- LOCALIZZAZIONE Teolo (PD)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La scena è costruita su tre linee che ne danno la tridimensionalità; le diagonali divergenti di Cristo e della donna a sinistra, e la linea di "sfondamento" dell'uomo a terra, con la gamba ed il braccio protesi. Ciò nonostante si sente una spazialità un po' compressa, specialmente nel secondo piano. Interessante il gioco di luci, vagamente tintorettesco, sulle figure principali. Questo ciclo (originariamente di 10 tele) venne concepito e realizzato in stretta connessione con il soffitto della Biblioteca di Praglia. Fino al 1730 infatti, le tele erano appese alle pareti della Biblioteca e vennero trasportate nel Refettorio quando furono costruiti i nuovi stalli in noce. Viene menzionato per la prima volta dal Rossetti (1780, p. 362) e così dalle fonti dell'800 senza alcun dubbio sulla autografia. Non si ha invece alcun elemento sicuro per la datazione del ciclo. Il Fiandrini (1803, f. 39) parla di un'intensa attività dello Z. a P. tra il 1559 e il '64, ma non specifica affatto né tanto meno nomina questo complesso. Si può dunque collocarlo in una fase ancora orchestrata su monumentali figure dalla plastica robusta e dal panneggio geometrizzante e semplificato; innegabilmente inferiore per vena inventiva e qualità al ciclo del soffitto. Aggiornamento 2015: Dai documenti finora rinvenuti non viene mai espressamente menzionato il ciclo pittorico o contingenze a esso correlate: [della biblioteca] si parla diffusamente della porta, degli arredi e degli artigiani che li avrebbero eseguiti, ma non delle tele dipinte. Nella registrazione del pagamento corrisposto a Battista Zelotti nel 1564 non viene specificata la tipologia del lavoro che gli fu commissionato. Numerose e talvolta divergenti sono le proposte di datazione, determinate dallo studio dei documenti e dall'indagine stilistica sulle opere [...]. Vittoria Romani ed Elisabetta Saccomanni invece compiono un percorso differente basato sulle informazioni documentarie attualmente disponibili, e soprattutto su criteri di congruenza stilistica. Analizzando l'intero complesso delle opere realizzate da Zelotti per il cenobio di Praglia, emerge un graduale mutamento dello stile tra gli ultimi anni del sesto e i primi del settimo decennio del secolo. Le portelle dell'organo, con l'ornato descrittivismo nell'ambientazione e nell'abbigliamento dei personaggi, sembrano precedere di qualche anno sia la "Assunta" che il ciclo decorativo della biblioteca, caratterizzati invece dalla ricerca di una maggiore essenzialità compositiva. Tali raffronti stilistici pertanto risultano convincenti nello spostare la datazione della pala d'altare dal 1559 al 1562, anno in cui sarebbe stata avviata anche l'impresa decorativa della biblioteca (Lotto, 2013, pp. 279, 381)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0500015631
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia (con esclusione della citta' di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare) Belluno Padova e Treviso
- DATA DI COMPILAZIONE 1976
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1979
2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0