Stella d'Italia
Il monumento è collocato presso il Santuario Madre della Misericordia, in una posizione dominante la Val Trompia. E' articolato, in senso verticale, in 4 sezioni. La prima, è uno zoccolo che poggia su un gradino di marmo. Sul suo lato frontale è scolpito ad altorilievo un tropaion non del tutto proporzionato ma fedele nei dettagli, composto da: un moschetto mod. 1891 TS, una sciabola, un elmo Adrian, una fronda di alloro e una di palma. Vi è poi una sezione dalle dimensioni di cubo, con l'epigrafe dedicatoria e i nomi di caduti in varie guerre. I suoi angoli sono fregiati da fronde di palme, e le cornici delle 4 facciate terminano in archi in stile arabo o orientale; tanto le palme quanto gli archi sono scolpiti ad altorilievo. Si innalza poi l'obelisco vero e proprio, con altri nomi di caduti. La parte finale dell'obelisco è fregiata da una corona di quercia e alloro scolpita ad altorilievo, e da una stella d'Italia in bronzo ma atta a contenere una luce votiva. I caduti sono divisi per conflitto in cui perirono, e per ognuno è riportato solo cognome e nome. Guerre d'Africa: 2 (uno 1896 e uno 1913); Grande guerra: 49; 1935-1939: 2 (uno in Etiopia e uno in Spagna); 1940-1945: 31
- OGGETTO monumento ai caduti ad obelisco
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
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ATTRIBUZIONI
Cooperativa Scalpellini Rezzato (attribuito): scultore
- LOCALIZZAZIONE Via Circonvallazione Aldo Cibaldi
- INDIRIZZO Via Circonvallazione Aldo Cibaldi, Bovegno (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento, sorto per iniziativa del Comitato di assistenza alle famiglie dei militari, fu inaugurato domenica 24 agosto 1919. Oratore ufficiale fu l'onorevole Carlo Bonardi. Dopo il 1945, sui fianchi destro e sinistro del basamento, furono aggiunti i nomi dei deceduti accertati nelle guerre d'Africa e dal 1935 al 1945. Nel 1996 l'originale cancellata in ferro battuto fu tolta per motivi di sicurezza, date le numerose punte sporgenti. Nel 2001, per iniziativa del locale gruppo dell'Associazione Nazionale Alpini e dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, furono aggiunti su una facciata dell'obelisco i nomi di 17 caduti nella guerra 1940-1945. Nel 2019, in seguito alle ricerche documentali del sig. Marzio Giovanni Facchini, allora consigliere comunale e assessore alla cultura, e dopo le necessarie autorizzazioni dalla SABAP Brescia-Bergamo, sono stati aggiunti i nomi di altri 9 caduti nella guerra 1940-1945, e di altri 3 deceduti per cause della Grande guerra, tra cui un fante del 38° reggimento passato per le armi dagli italiani nella primavera del 1917 presso Gorizia. Fonti e bibliografia: Bovegno inaugura il monumento ai suoi prodi caduti, "La Sentinella Bresciana", 26-8-1919; E. Cerutti, Bresciani alla Grande guerra. Una storia Nazionale, FrancoAngeli Milano 2017; M.G. Facchini, Onore e memoria. I Bovegnesi caduti e dispersi nelle Guerre (in corso di stampa); testimonianze scritte del sig. Marzio Giovanni Facchini in data 13 e 14 maggio 2023
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274996
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- ISCRIZIONI frontale, in basso - BOVEGNO / ALLE GENERAZIONI FUTURE / PERCHÉ RICORDINO E SAPPIANO / QUANTO / SIA SACRA LA PATRIA / CONQUISTATA COL SANGUE / TRAMANDA / IL NOME DEI SUOI FIGLI / CADUTI / NELL’ULTIMA GUERRA / DELL’INDIPENDENZA NAZIONALE // 1915 1918 // - Brentana cav. dott. Domenico da Bovegno - a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0