Stella d'Italia
monumento ai caduti a lapide
- OGGETTO monumento ai caduti a lapide
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
MARMO BIANCO
PORCELLANA
- AMBITO CULTURALE Ambito Bresciano
- LOCALIZZAZIONE cimitero pubblico
- INDIRIZZO Via San Biagio, Gavardo (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il 4 novembre 1925, per celebrare il XXV anniversario del regno di Vittorio Emanuele III, a Soprazocco fu inaugurata una lapide recante il testo del bollettino di guerra del 4 novembre 1918. La lapide, in cattive condizioni, esiste tutt’oggi, ed è fregiata da un tropaion in bronzo che si nota identico sui monumenti di Vighizzolo di Montichiari e di Cedegolo, ambedue del 1922. Nella cronaca del tempo si fece un fugace cenno al ricordo ai caduti. Esso non poteva che essere questa lapide, pertanto vuol dire che essa era già esistente. Non si sa di preciso a quando risalga, poiché nelle ricerche sistematiche/a campione nella stampa, ad oggi non si sono rinvenute tracce. Tuttavia c’è un indizio. Le fotografie su porcellana furono opera di “L. Pagliano”, che si ritrovano per certo sulle lapidi di Provezze e di Torbiato, realizzate fra la fine del 1919 e l’estate del 1920. Quindi, questa lapide potrebbe risalire a quel tempo. Sempre dalle cronache del 1925, sembra di capire che già allora essa fosse al cimitero. La posizione attuale, però, potrebbe risalire al 1991, quando il camposanto fu oggetto di lavori. Dovrebbe risalire a quel tempo la frattura della parte inferiore e l’evidente rifilatura del marmo. Questa lapide, da un punto di vista estetico, è fra le più singolari rinvenute nel corso di questa campagna di catalogazione, ma è certo la più particolare tra quelle che portano applicate le foto dei morti. Già di forma inconsueta, simile a quella di Erbusco (cfr. scheda specifica), essa è caratterizzata oltre che dall’iconica Stella d’Italia raggiata in lamina bronzea – caso unico in questo censimento – anche dal decoro floreale, in cui sono collocati i cammei dei morti. Esso, inciso e vivacizzato dai giochi di luce della bicromia, è piuttosto realistico, e contribuisce quasi a creare un effetto di suggestione, di dialogo persino, che rende ancor vivida e vibrante la presenza dei defunti, quasi tutti in divisa. Da segnalare, anche qui, l’epigrafe dedicatoria, che cerca di dare una ragione al grande lutto, nella cornice ideologica del patriottismo. La loro morte, definita “umile sacrificio”, fu finalizzata “alla grandezza d’Italia”, loro stessi “auspicanti”. Fonti e bibliografia. “Il Cittadino di Brescia”, 1925, novembre: 3, A Soprazocco. Celebrazione patriottica; 10, A Soprazocco. Da Soprazzocco. La lapide commemorativa della vittoria, “La Sentinella”, 10-11-1925. “Enciclopedia Bresciana”, Soprazocco, ad vocem
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274975
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ISCRIZIONI a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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