allegoria della Vittoria come donna armata
Il monumento, ubicato presso il comune, è davvero imponente, di un'opulenza quasi sardanapalesca. Esso è dotato di una struttura piuttosto complessa, poiché si articola in 4 sezioni architettonico-concettuali: il basamento, il colonnato, che serra una sorta di ara, ed il complesso statuario poggiante sulla trabeazione. La base è composta da blocchi di marmo, da cui fuoriesce un tamburo di ceppo lombardo, sul quale poggia un capitello tuscanico, sorreggente una massiccia corona bronzea di alloro e quercia, in cui è inscritta una targa, sempre in bronzo, con il motto VICTORIAE. Sulla base, ai due lati del tamburo, dopo il 1945 sono state apposte le lapidi con i 12 caduti della Seconda guerra mondiale. Vi è poi l'ara, composta da lastre e blocchi di marmo, la cui schiena, però, è di mattoni intonacati. Le lastre e i blocchi, partendo dal basso, recano: i nomi dei 29 morti nella Grande guerra; l'epigrafe dedicatoria; un fregio rotondo in cui è inscritto lo Scudo di Casa Savoia, fiancheggiato da due piccoli capitelli corinzi; la scritta ITALIA, incisa sulla trabeazione sorretta dai due piccoli capitelli predetti. Il colonnato, invece, si compone di 4 colonne. Le 2 di grandi dimensioni, in laterizi ricoperti di cemento tendente al rosa, fiancheggiano l'ara, e all'altezza della scritta ITALIA hanno incastonati due dischi con scolpiti gli stemmi di Trento (a sinistra) e di Trieste (a destra). Le due colonne più piccole poggianti sull'ara, invece, sono di marmo, e nel mezzo è posto un cubo marmoreo da cui fuoriescono 4 ogive di granata in bronzo (questo particolare si nota anche nel monumento ai caduti di Bagnolo Mella, opera sempre dell'Albertini). Tutte le colonne sono di ordine tuscanico, e tutte contribuiscono a sorreggere la trabeazione classicheggiante. Coronano il monumento due statue scultoree raffiguranti donne armate, non meglio identificate, probabilmente allegoria della Vittoria. Fra di esse vi sono due anfore in marmo, simil olle, da cui fuoriescono due gigli bronzei. I caduti di entrambi i conflitti mondiali, sono divisi per cause/circostanze di morte, e viene riportato solo il cognome ed il nome
- OGGETTO monumento ai caduti ad ara
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
CEMENTO
LATERIZIO
Marmo
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ATTRIBUZIONI
Albertini, Angelo (attribuito): architetto
- LOCALIZZAZIONE Via Martinengo n. 33
- INDIRIZZO Via Martinengo n. 33, Bassano Bresciano (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento fu inaugurato martedì 4 novembre 1924, oratore l'onorevole Augusto Turati. In quell'occasione il sindaco distribuì molte medaglie commemorative agli ex combattenti. In serata "grande illuminazione di tutto il paese e in ispecie del monumento, il quale fu costellato di numerosissime lampadine elettriche, che lo ravvivavano di un'abbagliante luce simbolica". Fonti e bibliografia: A. Turati inaugura il monumento ai caduti a Bassano Bresciano, "Il Popolo di Brescia", 11-11-1924
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303274929
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- ISCRIZIONI in basso, centrale - MCMXV – MCMXIIX // IL NOME SACRO DEI FIGLI / CHE IL DOVERE FECE EROI / NEL FECONDO SAGRIFICIO / BASSANO AFFIDA AI SECOLI / BENEDICENDO // MORTI PER FERITE // ANDERBONI DOMENICO / BORTOLOTTI BATTISTA / CATTANE GIUSEPPE / CUROTTI LAZZARO / DAGANI FRANCESCO / GRITTA GIUSEPPE / GUAINA ANGELO / MANENTI GIOVANNI / MARTANI LUIGI / MASOTTI PAOLO / PAITONI MARTINO / PINI BORTOLO / RECOSA ORESTE / SBARAINI GIUS. SERAFINO / STANGA ANNIBALE / TEDOLDI TOMASO / UNGARI ANGELO / VENTURINI BATTISTA / ZANI GERVASIO / ZANI LUIGI // MORTI PER MALATTIA // ANTONINI ANGELO / BULGARO MICHELE / CAMISANI GIUSEPPE / REGOSA ACHILLE / SABAINI SANTO / SCAGLIA BORTOLO / ZANETTI ANGELO / ZILETTI ANTONIO / MOLETTI ELIA // - a caratteri applicati in bronzo - italiano
- STEMMI in alto, nel centro - civile - Stemma - scudo di Casa Savoia - 1 - Scudo di casa Savoia scolpito a bassorilievo in un disco di marmo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0