Vanitas
dipinto,
Simon Renard De Saint-andrè (cerchia)
1613 / 1677
Il dipinto raffigura un tavolo parzialmente coperto da un drappo verde su cui sono posti un teschio e vari oggetti (si veda sotto in dettaglio) riconducibili alla Vanitas e alla caducità della vita
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Francese
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ATTRIBUZIONI
Simon Renard De Saint-andrè (cerchia): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico d’Arte e Territorio “Gianni Bellini”
- LOCALIZZAZIONE Museo Civico d’Arte e Territorio “Gianni Bellini”
- INDIRIZZO Via San Paolo, 8, 24067 Sarnico, Sarnico (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto di Sarnico trova molti riscontri nella produzione del pittore francese, ma attivo anche in Italia, Simon Renard de Saint-Andrè, per cui è assai probabile che l’opera sia da attribuire alla cerchia ristretta del maestro. Per un confronto stringente si veda, dello stesso autore, la “Vanitas” del Museo Tavet a Pontoise. In precedenza, l’opera era ritenuta dal fondatore della pinacoteca Bellini di un maestro olandese, Jan Jansz den Uyl il Vecchio. La vicinanza con Renard è confermata per la presenza di spighe attorno al teschio e per le bolle di sapone che a mezz’aria riflettono come delle lenti il resto del vano; espediente questo che diviene la cifra stilistica dell’artista che associa alle bolle, per la loro natura evanescente e di poca durata, le cose profane della vita. Anche la candela, giunta alla fine e da poco spenta per la presenza del fumo, si riallaccia alle tematiche della Vanitas. Lo stesso dicasi per la clessidra. Un’altra opera dello stesso autore che può esser chiamata in causa a sostegno della vicinanza stilistico-iconografica si trova al Museo des Beaux-Arts di Lione. Il presente dipinto, tuttavia, è da ricondurre alla cerchia del maestro ed è da datare tra gli anni ’70 e ’80 del Seicento
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303271264
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0