Lucrezia
dipinto,
Trevisani Francesco (attribuito)
1656/ 1746
Lucrezia è raffigurata a busto scoperto, capelli biondi sciolti con lo sguardo verso l’altro. È solo coperta dalla vita in giù da una leggera veste e da un drappo più consistente che va a stendersi sopra il braccio sinistro. Nelle mani impugna il fodero e il pugnale sguainato. Il dipinto raffigura l’episodio in cui la nobildonna romana, sposa di Lucio Tarquinio Collatino, decide di suicidarsi per scampare ai continui soprusi di Sesto Tarquinio
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Trevisani Francesco (attribuito): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico d’Arte e Territorio “Gianni Bellini”
- LOCALIZZAZIONE Museo Civico d’Arte e Territorio “Gianni Bellini”
- INDIRIZZO Via San Paolo, 8, 24067 Sarnico, Sarnico (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE All’ingresso nella collezione di Sarnico, la tela era ritenuta opera di Guido Cagnacci, poi di Giovanni Antonio Molinari detto il Carraccino. Più recentemente la critica ha attribuito il dipinto al friulane Francesco Trevisani, operoso a Roma dal 1678 per cui nella tela vi sono vari riferimenti alla cultura figurativa dell’Urbe di fine Seicento. Precisi confronti tra la tela di Sarnico e un’altra opera di analogo soggetto del Trevisani (ora in collezione privata bresciana) confermano l’attribuzione. A questo confronto si aggiungano anche quelli che si possono muovere tra il dipinto della nostra pinacoteca con altri di Trevisani: la “Susanna e i vecchioni” (Pommersfelden, Schloss Weissenstein) e la “Maddalena penitente” passata sul mercato antiquario (Christie’s, 9 aprile 2003, lotto n. 100)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303271242
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0