decorazione plastica,
Bertani Giovanni Battista (ante 1516/ 1576)
ante 1516/ 1576
Bertani Giovanni Battista (cerchia)
ante 1516/ 1576
Corridoio con volta lunettata costituita da una serie di piccole crociere; pareti e volta privi di decorazione plastica e pittorica
- OGGETTO decorazione plastica
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MATERIA E TECNICA
INTONACO
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ATTRIBUZIONI
Bertani Giovanni Battista (ante 1516/ 1576): architetto
Bertani Giovanni Battista (cerchia): costruttore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 1, 45/ Passetto dei Frutti
- INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il passetto che mette in comunicazione la camera di Bacco con la sala della Mostra e che permette di accedere al corridoio coperto, verso il lago, del cortile della Mostra è parte degli ambienti che compongono il piano superiore della palazzina della Rustica, eretta su progetto di Giulio Romano tra 1538 e 1540 (per il cantiere architettonico si rinvia, in particolare, a Togliani 2014 e Togliani 2016). La decorazione plastica e pittorica dell'appartamento, eccettuate due camere a pianterreno di epoca giuliesca (per cui L'Occaso 2015, pp. 118-119), si deve alla committenza del duca Guglielmo Gonzaga e può essere compresa tra 1558 e principio dell'ottavo decennio del secolo: in una lettera datata 13 luglio 1558 del prefetto delle fabbriche ducali Giovan Battista Bertani, responsabile e coordinatore degli artisti impegnati nella decorazione, è infatti menzionato il lavoro di stuccatori e pittori di grottesche (Berzaghi 2003, p. 224) nelle camere dell'appartamento, che dovette risultare certamente terminato nel 1574, quando un principe, al passaggio mantovano del re di Francia Enrico III, fu ospitato in questi stessi ambienti. Fino all'età neveriana, infatti, la palazzina è utilizzata come foresteria per ospiti illustri e appartamento a disposizione del duca e della consorte per brevi periodi, da cui il nome novecentesco di palazzina dell'Estivale (correttivo del documentato “degli Stivali”), con cui è altrimenti nota (cfr. Berzaghi 2014, pp. 40-41). L'appartamento subì invasive modifiche strutturali tra seconda metà del XVIII e primo XIX secolo (entro il 1820, cfr. Berzaghi 2014, p. 42), periodo in cui furono create mediante abbattimento di muri interni le attuali sale delle Due e delle Quattro Colonne. L'uso improprio degli ambienti, dovuto a una prolungata occupazione militare tra Otto e Novecento, ha provocato la quasi totale perdita della decorazione di numerose stanze (cfr. Valli 2014, p. 206), restaurate negli anni Venti del secolo scorso. Nel passetto non sono conservate superfici dipinte ma solo frammenti di intonaci originali nella parte alta delle pareti; all'assetto cinquecentesco, e quasi certamente alla fase progettuale di Bertani, appartiene la bella volta, impostata su una sequenza di lunette alle pareti, costituita da una serie di piccole crociere e conclusa alle estremità con due semicalotte a ombrello
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267722
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0