decorazione plastico-pittorica,
post 1520 - ca 1601
Bertani Giovanni Battista (attribuito)
ante 1516/ 1576
Viani, Antonio Maria (attribuito)
1550 (?)-1635
Cortile pensile di pianta quadrangolare. La decorazione plastico/pittorica consiste in: lacerti di intonaci dipinti; coppia di nicchie/grotte a mosaico; lapide commemorativa
- OGGETTO decorazione plastico-pittorica
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MATERIA E TECNICA
conchiglia/ mosaico
- AMBITO CULTURALE Scuola Mantovana
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ATTRIBUZIONI
Bertani Giovanni Battista (attribuito): inventore
Viani, Antonio Maria (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 1, 11/ Cortile pensile dei Cani
- INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Cortile dei Cani (già detto, fino al 1714, dei Giarelli) deve il suo nome alla presenza di una lapide, murata nella parete orientale, dedicata a una cagnolina. La realizzazione di un giardino pensile, aperto verso il lago, rientra tra i lavori di redazione dell'Appartamento di Troia, condotti tra 1531 e 1539 da Giulio Romano, collocandosi attorno al 1536; solo successivamente, nel contesto delle aggiunte architettoniche operate da G. B. Bertani sotto il ducato di Guglielmo Gonzaga (in particolare, nell'ottavo decennio del XVI secolo), e di ulteriori interventi, il giardino fu trasformato in cortile chiuso. L'analogo disegno del cornicione con peducci dei lati sud, est e nord, distinto da quello del lato occidentale, nel quale si apre la loggetta a serliana di comunicazione con l'Appartamento di Troia, testimonia l'intervento di chiusura del giardino giuliesco operato in seguito. Dal punto di vista della decorazione pittorica e plastica, si riscontrano interventi riferibili a diverse fasi: cinque nicchie di forma quadrata affrescate internamente a monocromo rosso e un ulteriore incasso rettangolare con fondo affrescato a simulare una finestra sul lato settentrionale potrebbero testimoniare una fase di decorazione anteriore all'intervento giuliesco degli anni Trenta e forse da riferire all'appartamento da celibe di Federico II Gonzaga, distribuito tra cosiddetta Corte Nuova e Castello di San Giorgio; lacerti di intonaco affrescato con motivi architettonici e tralci vegetali sui lati est, sud e ovest sono invece riferiti dalla critica alla fase di intervento del Bertani, o immediatamente successiva. Allo stesso Bertani spetterebbe la collocazione della lapide commemorativa della cagnolina Oriana, di epoca giuliesca, sotto la seconda finestra inferiore del lato orientale. Sul lato meridionale, infine, si aprono due nicchie affiancate da paraste decorate con motivi a rilievo e sormontate da tabelle abitate da figure marine lavorate a mosaico, poste in opera all'epoca di Vincenzo Gonzaga, sul finire del secolo XVI o all'inizio del XVII. Tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX, il crollo del piano di sostegno (o, per Cottafavi, l'intenzionale abbattimento dello stesso per dare luce ai sottostanti locali adibiti a magazzini militari) portò il cortile alla definitiva rovina. La ricostruzione del piano mediante solaio cementizio e il restauro complessivo, finanziati da Samuel Henry Kress, furono attuati tra 1930 e 1931 sotto la direzione di Clinio Cottafavi che, relazionando sui lavori svolti, mise in luce le varie decorazioni emerse e ne tentò una datazione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267684-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI parete est, sotto seconda finestra - ORIANAE CATELLAE COELESTI / CANICVLAE FORMA FIDE / IOCIS PRAEFERENDAE / MEMORIAE ERGO .P - a solchi - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0