Motivi decorativi a finti marmi venati
Decorazione murale a imitazione di marmi colorati: il fondo sul quale i marmi paiono intarsiati è di colore giallo chiaro, con venature rossastre nella parte inferiore (zoccolatura) e grigio chiare nella parte immediatamente superiore. Cornici azzurre con venature rosse definiscono gli spazi decorativi: ai lati della finestra, della specchiatura centrale della parete est e sui due lati brevi della rientranza del lato nord della camera si dispongono identici pannelli rettangolari, composti da tre comparti quadrati sovrapposti, intarsiati di marmi verdi e rossi. Le specchiature centrali delle pareti nord (all'interno del volume ricavato nello spazio murario), sud e ovest ripropongono uno stesso disegno, dilatato in larghezza sui lati lunghi della camera: una specchiatura di marmo arancione, e forma irregolare, reca al centro un marmo verde, affiancato da quattro intarsi circolari e due semicerchi laterali dello stesso colore. Nella parte superiore delle pareti, immediatamente sotto il fregio in stucco, corrono rombi di colore scuro, intervallati lungo i due lati maggiori da intarsi circolari di identico colore. Analoghi rombi sono dipinti sopra i due accessi
- OGGETTO decorazione pittorica
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MISURE
Altezza: 2,90 m
- AMBITO CULTURALE Bottega Mantovana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 1, 6/ Studiolo
- INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Come negli altri ambienti dell'Appartamento Grande di Castello, anche nello studiolo la decorazione murale ad affresco delle pareti, imitante intarsi marmorei colorati, è frutto di una estesa operazione di restauro condotta alla fine del terzo decennio del secolo scorso (cfr. Cottafavi 1931), durante la quale le ormai scarse tracce di pittura originale, recuperate, servirono da guida alla realizzazione di un apparato decorativo “in stile”. Nel ripercorrere la storia conservativa dello studiolo, Valli (2014, p. 509) ricorda che nel 1876 le pareti risultavano “rusticate”. Risparmiato dall'occupazione militare durante la Prima Guerra Mondiale ma in grave stato d'abbandono, lo studiolo fu integralmente restaurato tra 1927 e 1931 sotto la direzione di Clinio Cottafavi (cfr. Cottafavi 1931): notevoli danni presentava la volta dell'ambiente, a causa delle infiltrazioni dalle stanze “delle balie” superiori, prive di serramenti; i lavori murari “si limitarono alla chiusura completa della canna di un caminetto, già murato alla bocca, aperto nella parete orientale non avendosi nessuna indicazione per una ricostruzione, nonché all'otturamento completo del vano di una porticina già per metà murata che immetteva nella sala dei Duchi”; i tamponamenti appena ricordati, con conseguente esecuzione ex novo dei motivi a finti marmi, sono tuttora ben visibili sulle pareti est e sud. Arturo Raffaldini, responsabile del restauro pittorico, procedette a un “cauto accompagnamento, a dorature e a finti marmi, degli stucchi e degli intonaci rimessi”, in quanto varie zone delle pareti dovettero essere liberate da intonaco pericolante e reintegrate
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267679-4
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0