Rosone
soffitto a cassettoni,
1573 - ca 1574
Bertani Giovanni Battista (ante 1516/ 1576)
ante 1516/ 1576
Ligorio Pirro (attribuito)
1500 ca./ 1583
Decorazione plastica in stucco dorato costituita tra tre cassettoni delimitati da cornici e ornati, al loro interno, da rosone. Le cornici recano i seguenti motivi: kyma ionico, fusarola, perlina, kyma lesbio continuo rovesciato. Otto rosette ornano la fascia tra i cassettoni, in corrispondenza degli angoli di ognuno
- OGGETTO soffitto a cassettoni
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MATERIA E TECNICA
stucco/ modellatura a stampo
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MISURE
Altezza: 1,10 m
Lunghezza: 2,75 m
- AMBITO CULTURALE Bottega Mantovana
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ATTRIBUZIONI
Bertani Giovanni Battista (ante 1516/ 1576): architetto
Ligorio Pirro (attribuito): disegnatore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Ducale/ D, 1, 6/ Studiolo
- INDIRIZZO p.zza Sordello, 40; p.zza Paccagnini, 3, Mantova (MN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nello spessore di muro della parete settentrionale dello studiolo si apre una nicchia a pianta rettangolare con soffitto costituito da tre cassettoni, definiti da cornici in stucco dorato. Lo spazio sarebbe, per Cottafavi (1931, p. 89) all'origine della definizione tradizionale dell'ambiente, noto come “stanza con alcova” (Patricolo 1908, p. 35) o “camera dell'Alcova, [che] si vuole fosse la camera ove dormì il Tasso” (Giannantoni 1929, p. 103). La funzione di questa nicchia potrebbe, al contrario, riferirsi alla collocazione di supporti per libri e strumenti di studio, stando anche alle parole che Teodoro Sangiorgio rivolge al duca Guglielmo aggiornandolo sull'avanzamento dei lavori, nel maggio 1573: “le scancie del studiolo serano fatte dinanzi a buon'hora et subbito si farano dipingere et mettere a detto luoco” (ASMn, A.G., b. 2589, 13 maggio 1773, in Marani 1965, p. 28, p. 34; Tellini Perina 1965, p. 379; Bazzotti, Berzaghi 1986, pp. 13-18). Risparmiato dall'occupazione militare durante la Prima Guerra Mondiale ma in grave stato d'abbandono, lo studiolo fu integralmente restaurato tra 1927 e 1931 sotto la direzione di Cottafavi (cfr. Cottafavi 1931): Arturo Raffaldini, responsabile del restauro pittorico, procedette a un “cauto accompagnamento, a dorature e a finti marmi, degli stucchi e degli intonaci rimessi”
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267679-3
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Palazzo Ducale di Mantova
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0