decorazione ornamentale a girali fitomorfi con cornici e specchiature

decorazione pittorica,

Il bel lacerto pittorico, molto frammentario, si conserva presso l'attuale accesso-visitatori del Castello di San Giorgio, ovvero nella facciata della controtorre occidentale, raggiungibile dal ponte di Piazza Castello. La fascia ornamentale doveva essere parte di un più ampio complesso decorativo che interessava lo sporto centrale a terminazione dei beccatelli soprastanti, racchiuso tra gli alloggiamenti dei bolzoni (travature dell'originario ponte levatoio); sopravvivono tuttora, nelle parti sottostanti il frammento in esame, porzioni pittoriche ancora più esigue, quasi completamente svanite (si vedano le ultime due immagini in allegato). La decorazione di snoda su tre fasce divise da cornici monocrome: il primo registro è percorso da un motivo a treccia di tipica derivazione mantegnesca, il secondo è racchiuso da due volute che includono splendidi girali fitomorfi svolti su un'intenso giallo ocra, mentre l'ultima fascia presenta due specchiature circolari ad imitazione del porfido

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • AMBITO CULTURALE Ambito Di Andrea Mantegna
  • LOCALIZZAZIONE Complesso Museale di Palazzo Ducale
  • INDIRIZZO Piazza Sordello, 40, Mantova (MN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Presso l’entrata occidentale al Castello di San Giorgio si conserva sulla controtorre un frammento decorativo di interessante pregio: la tipologia di schietta impronta mantegnesca, rimodulata sul repertorio decorativo del maestro padovano, riconduce la realizzazione certamente dopo la nota rifunzionalizzazione del maniero bartoliniano da parte di Ludovico II Gonzaga, quando divenne la residenza marchionale della famiglia. La recente bibliografia propone per il lacerto (assieme ad altre ornamentazioni sopravvissute nel giro esterno dei beccatelli inglobati entro la stanza A2,13, vedi scheda OA 03267398-0) una cronologia indicativamente compresa tra il 1470 ed il 1490: “Ad un periodo corrispondente probabilmente all’ottavo o al nono decennio del Quattrocento risalgono alcuni brani ad affresco riguardanti le superfici esterne del castello, che mostrerebbero riferimenti abbastanza puntuali con la cultura decorativa mantegnesca. […] Il marchio tipicamente mantegnesco dell’anello […] si ritrova anche nell’acroterio dipinto a coronamento dell’entrata occidentale, inclusa nella controtorre rivolta in direzione di piazza Castello, cioè verso l’interno della città. Nella decorazione, che sembra vagamente evocare il fastigio che corona la cornice della pala mantegnesca di San Zeno a Verona, si ritrova anche il motivo della treccia di suddivisione degli scomparti della volta della Camera Picta” (L’Occaso-Rodella 2006, pp. 30-31)
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303267441
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Brescia, Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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