La grottesca si sviluppa lungo la fascia circolare immediatamente esterna alla cornice in stucco dell’oculo centrale, utilizzata come ‘appoggio’ dalle figurine che compongono il meandro. La decorazione mantiene la simmetria sia in senso orizzontale sia in verticale. Ai quattro punti cartesiani dello schema è presente una coppia di satiri barbuti, affrontati in posizione divergente, che reggono un’asta con sopra una insegna dorata. I rossi tralci che si dipartono dalla coppia sono animati da teste di diavolo e cavallette, a cui si aggiunge (solo in corrispondenza dei lati lunghi della stanza) un ulteriore girale con un drago assalito da un puttino alato. L’estrema protome mostruosa del girale è retta da un puttino a cavallo di un volatile, il cui collo è infilato sottobraccio a un satiro barbuto che regge un’asta su cui è affissa un volto femminile. Sia le quattro insegne, sia le altrettante maschere muliebri evidenziano i punti di contatto con la grottesca circolare più esterna