allegoria della Pace
monumento ai caduti a lapide,
ca 1945 - ca 1945
Banterle Ruperto (1889/ 1968)
1889/ 1968
Altorilievo in bronzo, opera dello scultore veronese Ruperto Banterle, raffigurante una figura femminile, la “Pace”, che tende la mano al sole nascente, simbolo di nuova vita. Monumento dedicato ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale; non compare la lista dei caduti
- OGGETTO monumento ai caduti a lapide
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
Marmo
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MISURE
Profondità: 13cm
Altezza: 13 cm
Larghezza: 90cm
: 90 cm
: 150cm
: 150 cm
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ATTRIBUZIONI
Banterle Ruperto (1889/ 1968): scultore
- LOCALIZZAZIONE Piazza IV Novembre (piazza del Comune)
- INDIRIZZO Piazza IV Novembre, Cuvio (VA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento ai caduti di Cuvio fu inaugurato il 19 settembre 1920 con l’intervento di Giovanni Peregrini, Consigliere Provinciale nonché personalità insigne del paese, il quale tenne orazioni anche a Duno e Caravate, pubblicate l’anno successivo in un opuscoletto edito dalla Sezione Valcuviana dell’Unione Combattenti e Smobilitati di Varese e Circondario. Consisteva in una lapide di granito chiaro sormontata da un bronzetto femminile raffigurante la “Vittoria” ornata da una corona di baionette. Ideatori e realizzatori furono G. Bertacchi e A. Dressler e nel marmo vennero scolpiti i nomi di 16 caduti fra cui i due fratelli Porrini. Questa lapide fu collocata sulla facciata della Pretura nella piazza principale del paese da allora dedicata al IV novembre, giorno della vittoria e per l’occasione venne stampata una cartolina commemorativa. Qualche anno dopo allorchè iniziarono i lavori di smantellamento del vecchio palazzo della Pretura, nel frattempo soppressa, si progettò l’erezione di un monumento in stile liberty da collocare nella piazza che ne sarebbe stata ricavata. Il monumento non venne realizzato e così la lapide fu spostata sulla facciata del palazzo della filanda di fronte alla chiesa. Nel 1945, a conclusione della seconda guerra mondiale, sulla vecchia lapide vennero incisi i nomi dei 7 caduti del paese, mentre un’altra venne apposta sul frontale della chiesa dei SS. Pietro e Paolo a memoria e monito delle due guerre mondiali. Si tratta di un altorilievo di bronzo opera dello scultore veronese Ruperto Banterle, raffigurante una figura femminile, la “Pace”, che tende la mano al sole nascente, simbolo di nuova vita. Nel 1974, per volontà dell’Associazione Combattenti e Reduci locale e del Municipio, fu eretto l’attuale monumento accomunante tutti i morti di Cuvio e Comacchio nei vari conflitti del XX secolo, opera che sostituì la vecchia lapide spostata all’ingresso del cimitero. Su progetto dell’Arch. Maggi, nella fontana in granito rosa davanti alla chiesa, contornata dai vecchi cippi commemorativi trasferiti dalle scuole elementari, fu innalzato un imponente blocco squadrato in marmo rosso a sostegno della statua di un fante che scruta l’orizzonte (dono di Gino Maggi), in un policromo insieme di materiali. Questo bronzo, battezzato la “Vedetta”, ha una storia particolare: fu infatti commissionato dal Comm. Camillo Maggi allorchè i suoi quattro figli (Giuseppe, Gino, Carlo Maria e Paolo) vennero chiamati al fronte durante la Grande Guerra e posto nel loro giardinetto esterno della loro casa di Piazza, a sentinella della strada nell’attesa del loro ritorno. La speranza fu premiata ed uno alla volta i quattro giovani, due dei quali feriti, tornarono a casa. L’inaugurazione del nuovo simulacro, costato otto milioni di Lire, avvenne la domenica 7 luglio alla presenza di autorità civili e militari, col dott. Moalli, presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci, che tenne il discorso ufficiale, e mons. Piogionatti, cappellano Militare, ad officiare la cerimonia religiosa. Nel marmo vennero incisi a carattere d’oro, tutti i caduti, anche quelli periti successivamente per cause belliche. La realizzazione del monumento avvenne grazie all’aiuto economico del Comune, di Enti e privati cittadini. (Cfr. “Domani l’inaugurazione del monumento ai caduti di Cuvio”, articolo tratto dal giornale “La Prealpina”, venerdì 5 luglio 1974). (Roncari Giorgio, Cuvio, la Valcuvia e i Valcuviani nella storia - Cuvio, a cura della Pro Loco di Cuvio 2003; Roncari Giorgio, Cuvio e la Valcuvia nella storia - Cuvio, Amministrazione Comunale 1986; Fiumi Lionello, Li ho veduti così: figure ed episodi nella Verona della mia adolescenza - Verona, Vita Veronese 1952)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303254261
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI lastra in bronzo, in basso a destra - RB - caratteri vari - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0