monumento ai caduti, opera isolata - ambito lombardo (sec. XX)
monumento ai caduti
ca 1926 - ca 1927
Monumento a torre dedicato ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale; compare la lista dei caduti
- OGGETTO monumento ai caduti
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione
CEMENTO
FERRO
Marmo
mattone
PIETRA
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LOCALIZZAZIONE Via Dante Alighieri
- INDIRIZZO Via Dante Alighieri, Origgio (VA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Fin dal giugno 1919 il Consiglio Comunale aveva pensato di erigere un monumento ai Caduti nella guerra 1915-1918 e lo si voleva al cimitero. Però la questione si trascinò stancamente fino al 1925, quando nella seduta dell’11 gennaio l’assessore Ceriani propose la costruzione di un serbatoio per l’acqua potabile in forma di torre che portasse una campana da suonare con mesti rintocchi a ricordo dei Caduti. L’idea piacque. Il costo dell’impresa era calcolato in 10.000 lire. La posa della prima pietra del monumento avvenne la domenica 16 maggio 1926. Un corteo, promosso dalla locale Associazione ex-Combattenti, mosse dal Municipio; vi partecipavano anche le scolaresche e le autorità comunali. Giunto alla chiesa parrocchiale, il corteo accompagnò monsignor Balbiani, canonico del Duomo di Milano, al largo S. Carlo, dove benedisse la bandiera dell’Associazione ex-Combattenti. Madrina della bandiera fu la signora Angela Croce, la maestra, ormai in pensione, che aveva insegnato nelle scuole elementari di Origgio per quarantacinque anni, ed era stata la maestra di tutti i militari origgesi. Venne quindi benedetta la prima pietra del monumento ai Caduti e madrina fu la signora Leopolda Borromeo, maritata Serassi. L’Associazione ex-Combattenti si è costituita in sezione autonoma, dipendendo prima da Saronno, nel 1924 per l’interessamento del sergente Bianchi Luigi, mutilato di guerra e medaglia d’argento, del maresciallo Mariani Carlo e di un gruppo di reduci. L’anno successivo il monumento era pronto e nel pomeriggio della domenica 17 luglio 1927 don Castiglioni, sul piazzale della parrocchiale, benedisse la Campana dei Caduti, del peso di 10 quintali, che era stata fusa dalla Ditta Mazzola. Madrina fu la signora Luisa Magnaghi. Il Comitato pro monumento ai Caduti invitò la popolazione con questa circolare: “Cittadini, domenica 11 settembre p.v. Origgio in una apoteosi di amore e di fede consacrerà alla storia il nome dei suoi Gloriosi Caduti per la grandezza d’Italia inaugurando la Torre Monumento che i cittadini tutti vollero per ricordare il sacrificio. Questo Comitato si sente orgoglioso di aver potuto condurre a termine non indegnamente l'opera che la popolazione tutta decretò per unanime sentimento di pietà e riconoscenza alla memoria dei suoi eroici scomparsi. Sta disponendo onde il rito nella sua austera semplicità lasci nell’animo di quanti vi parteciperanno un’impronta indelebile. E mentre confida nel volonteroso concorso di tutti affinchè Origgio affermi nella solenne circostanza i suoi sentimenti di Italianità, si pregia di sottoporre il programma delle manifestazioni”. La seconda domenica di settembre dello stesso anno venne inaugurato il Monumento, e si celebra insieme il venticinquesimo di sacerdozio di don Angelo Ferrario, da Origgio, che fu accompagnato all’altare dal venerando prevosto di Nerviano don Tommaso Castiglioni, lo stesso che a suo tempo lo aveva accompagnato alla Prima Messa. La benedizione del nuovo Monumento ai Caduti fu impartita da un canonico del Duomo di Milano, monsignor Confalonieri, e padrino fu il conte Gerolamo Borromeo. Per le vie del paese si snodò un lungo corteo, preceduto dalla banda musicale. Nel pomeriggio la processione solenne non potè effettuarsi, causa un improvviso rovescio di pioggia. Per pagare il Monumento ai Caduti, il Podestà di Origgio (ormai il fascismo aveva abolito i Consigli Comunali presieduti dal sindaco e aveva messo il podestà) volle che la trebbiatura del frumento fosse gestita dal comune, per destinare il ricavato della prestazione a coprire i debiti contratti per il Monumento stesso, cosa che creò in paese un certo malumore. Attualmente la Torre dei Caduti è chiusa al pubblico e non visitabile se non in occasioni particolari. (Marcora Carlo, Origgio Mille Anni di Storia - Tipografia S.Benedetto Viboldone (MI) 1973, pp. 298-300)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303243644
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- ISCRIZIONI a caratteri applicati -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
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