Monumento funebre per Stefano Antonio Morcelli

disegno, post 1821 - ante 1821

Entro un'edicola è conservato il busto ritratto di Stefano Antonio Morcelli, pianto da una figura femminile malinconica; ai piedi del busto, a sinistra, la Fama, rappresentata da una figura femminile alata, scrive il nome del defunto su uno scudo

  • OGGETTO disegno
  • ATTRIBUZIONI Teosa Giuseppe (1758-1760/ 1848)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Faglia-Torri
  • INDIRIZZO Via Bernardino Varisco, 9, Chiari (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come ha chiarito Maggi, sulla base dei documenti conservati presso l'archivio comunale di Chiari, i progetti approntati da Teosa per l'erigendo monumento a Stefano Antonio Morcelli non vennero realizzati a seguito di un concorso che sarebbe stato indetto nel 1825, come affermato da Rivetti (seguito da tutti gli altri storici), ma già nel 1821, a seguito della richiesta fatta al Teosa da parte della Deputazione comunale, della Fabbriceria Parrocchiale e della Congregazione di Carità di Chiari, interessate all'opera, al fine di determinare il luogo ove porre il monumento. Il 16 febbraio 1822 i disegni del Teosa, insieme a due bozzetti presentati da Luigi Donegani, erano nelle mani della Commissione che li accantonava in favore dell'ambizioso progetto di affidare la realizzazione di un busto del Morcelli ad Antonio Canova, che non fu tuttavia realizzato per la morte dell'artista. La questione, arenatasi per due anni, fu ripresa dal canonico Gaetano Calvi che rispolverava i progetti di Teosa e Donegani; per la realizzazione si prendevano contatti con Thorvaldsen, quindi con il milanese Pompeo Marchesi, fino alla commissione, quasi a sorpresa, a Gaetano Monti ottenuta attraverso l'intermediazione di Pietro Bartolomeo Repossi. Vincolato dalla necessità di realizzare un monumento a parete Teosa propone in questo disegno una soluzione con edicola classica e due figure allegoriche poste accanto al busto commemorativo del prevosto Morcelli. Non è da escludere, sulla base di questo disegno, che l'intervento del Canova dovesse tradurre (e non sostituire) il progetto teosano che qui, come in un altro disegno, propone la soluzione con il busto del prevosto anziché l'effigie a basso rilievo o a figura intera
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300641908
  • NUMERO D'INVENTARIO D00143
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2006
  • ISCRIZIONI in alto a sinistra - N 1 - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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