Ritratto dell'avvocato Pietro Bartolomeo Repossi
dipinto,
post 1843 - ante 1854
Pietro Bartolomeo Repossi è raffigurato nel suo studio seduto dietro un tavolo, di tre quarti verso sinistra. Con le due mani tiene un foglio manoscritto che stava leggendo. Sul tavolo sono appoggiati un calamaio a sinistra, e alcuni libri (di cui uno aperto) a destra. Alle sue spalle si vedono: a sinistra la statua di Angelica e Medoro conservata nella Pinacoteca Repossi (cfr. statua S000**) e a destra una libreria piena di libri
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 73,5 cm
Larghezza: 56 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Bresciano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Faglia-Torri
- INDIRIZZO Via Bernardino Varisco, 9, Chiari (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Al numero 11 della Distinta del 1854 nella quale si dava relazione delle opere lasciate dall'avvocato milanese alla Congregazione di Carità di Chiari, si trova menzionato un "Ritratto con cornice nera con filo dorato" che - seppure sia diversa la descrizione della cornice - può essere riconosciuto con l'attuale dipinto raffigurante Pietro Bartolomeo Repossi seduto alla scrivania con alcuni fogli tra le mani; alle sue spalle uno scaffale colmo di libri e il gruppo marmoreo, scolpito dal ravennate Gaetano Monti nel 1842, raffigurante Angelica e Medoro. La presenza di questo gruppo è importante per determinare il termine post quem dell'esecusione del dipinto che si trovava già nella casa del Ripossi nel 1843. La qualità pittorica del ritratto è assai modesta; può essere assegnato a un mediocre pittore attivo verso la metà dell'Ottocento che non si segnala per particolari pregi stilistici. Assai suggestivo sarebbe, però, sulla scorta di un'intuizione di Maggi (2003-2004, p. 116), assegnare allo stesso Repossi l'esecuzione del suo ritratto. Secondo Maggi sarebbe, infatti, possibile ipotizzare che l'avvocato si dilettasse di pittura e a lui sarebbero assegnabili i due bozzetti raffiguranti la Rinuncia ai beni di san Francesco d'Assisi (inv. nn. D00105 e D00112), pure di non altissima qualità. Oltre a questi, nelle collezioni della Pinacoteca Repossi, si trova un disegno che riprende una stampa di Rubens (figurante tra le opere della collezione dell'avvocato) sul quale si trova una scritta che lascia supporre sia stato compiuto dallo stesso Repossi (D00126). Senza nulla concludere in proposito è comunque possibile accogliere, a titolo di ipotesi, la possibilità che a compiere questo ritratto sia stato lo stesso avvocato Repossi il quale, effigiandosi alla scrivania, circondato dai suoi libri e dal gruppo marmoreo di Angelica e Medoro, abbia voluto tramandare ai posteri la sua immagine di studioso e amante delle belle arti. Nell'archivio Biblioteca Morcelli (Fondo Ginnasio, b. 1), si conserva una lettera (23 febbraio 1929) di Giovanni Fogliata, presidente della Congregazione di Carità, indirizzata a Pier Giuseppe Lancini, bibliotecario della Morcelliana, con cui si accompagnano le seguenti tre opere perchè vengano esposte nella Pinacoteca: ritratto di Repossi (il dipinto qui catalogato); ritratto di don Faustino Bocchi (cfr. inv. n. D00060); ritratto di don Begni (cfr. inv. n. D00059).||
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300641872
- NUMERO D'INVENTARIO D00107
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
- DATA DI COMPILAZIONE 2006
- ISCRIZIONI in basso a destra - AVV. PIETRO REPOSSI - lettere capitali - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0