Antrum Platonicum. Allegoria degli scopi della Filosofia
stampa stampa di riproduzione,
1604 - 1604
Saenredam Jan Pietersz (1565-1566/ 1607)
1565-1566/ 1607
Figure: figure maschili; saggi. Paesaggio: grotta. Oggetti: lanterna. Sculture. Costruzioni: muro
- OGGETTO stampa stampa di riproduzione
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MATERIA E TECNICA
bulino
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MISURE
Altezza: 275 mm
Larghezza: 447 mm
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ATTRIBUZIONI
Saenredam Jan Pietersz (1565-1566/ 1607): incisore
Cornelisz Cornelis Detto Cornelis Van Haarlem (1562/ 1638): inventore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Fondazione Biblioteca Morcelli-Pinacoteca Repossi
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Faglia-Torri
- INDIRIZZO Via Bernardino Varisco, 9, Chiari (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Per molti alchimisti e filosofi di epoca rinascimentale un riferimento importante fu il pensiero di Platone e dei Neoplatonici. Questa stampa raffigura il mito della caverna presentato dal pensatore greco nel libro VII della Repubblica; essa riproduce un dipinto eseguito da Cornelis van Haarlem (1562 - 1638) per il suo maggiore mecenate, l'umanista cattolico Hendrik Laurensz Spieghel (1549 - 1612), seguendo l'interpretazione di tale mito elaborata da quest'ultimo nel poema Hertspieghel (Lo specchio del cuore o Il cuore di Spieghel). Seppure incompleto, il poema fu pubblicato postumo nel 1614 con sette degli originari nove libri dedicati ad altrettante muse. Nel III libro viene riproposto il mito della caverna descritta come una cavità con la forma di cuore umano, ove gli uomini, seppur liberi di muoversi (e non incatenati come nella versione platonica), scelgono di rimanere nell'oscurità a fissare le ombre proiettate sulla parete di fronte a loro piuttosto che andare a conoscere la realtà vera. Sul muro alle loro spalle non si scorgono le statuette raffiguranti persone ed animali di cui parla Platone, bensì statue di vizi (ingordigia, sfrenatezza, brama di fama e di potere) e di virtù (fede, speranza e carità). In pochi scelgono di guardare la luce: sono i saggi raffigurati a sinistra con lo sguardo concentrato sulla lampada; ma anche questi si ingannano, convinti che quella sia la vera luce e di aver così raggiunto la verità. Sono, secondo Spieghel, gli pseudofilosofi (ben si nota un mago dal tipico cappello a cono). Solo uno sparuto numero ha il coraggio di lasciare la grotta per andare a conoscere il vero: sono i due personaggi che si vedono all'esterno del tunnel. E seguendo Platone, chi ha conosciuto la verità, se tenta di farne partecipe coloro che vivono nell'ignoranza, sono guardati con diffidenza e timore: è quanto rappresentato dall'episodio ritratto in basso al centro.||Come denota la citazione di San Giovanni in capo alla stampa e la scelta di inserire le statue di virtù religiose e di vizi, il cattolico Spieghel fornisce un'interpretazione cristiana di tale mito ove l'ignoranza è la non conoscenza di Cristo
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300619513
- NUMERO D'INVENTARIO I00502
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- ISCRIZIONI nel margine inferiore, a destra - C. C. HARLEMENSIS INV. / ISANREDAM SCULPSIT / HENR. HONDIUS EXCUDIT. / 1604 - corsivo - a matita - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0