Ganimede e l'aquila di Giove
dipinto murale,
1761 - 1762
Romegialli Giovanni Pietro (attribuito)
1738/ 1799
La parte interna del contorno mistilineo è affrescata di grigio con modanatura dorata, dal limitato risultato prospettico; esternamente una reale cornice in stucco dorato definisce la sagoma della medaglia. In un cielo azzurro, Ganimede con drappo rosso è rapito dall'aquila di Giove, Ebe seduta tra le nubi, accanto alla mensa degli dei, si dispera; Giove avvolto in un drappo azzurro, sulle nubi bianco- rosato, assiste all'arrivo di Ganimede
- OGGETTO dipinto murale
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ATTRIBUZIONI
Romegialli Giovanni Pietro (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Malacrida
- INDIRIZZO via Malacrida, Morbegno (SO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Ancora una volta è possibile confermare le memorie manoscritte di Ascanio Malacrida, circa "la bella medaglia" che raffigurerebbe il Ratto di Ganimede, per mano di Romegialli. La critica è umanime nell'attribuzione e nel riferimento cronolgico, per cui rimanda alla scheda 03/ 00214163. Il confronto con l'Aurora evidenzia, oltre all'indentica impostazione prospettica, altre significative similitudini, il medesimo tratto disegna braccia e gambe (Giove, Ganimede, Aurora), memori di tipologie ligarianr, si confronti, in particolare, con la gestualità delle protagoniste femminili degli affreschi di Cesare Ligari, nello stesso palazzo; un medesimo rieccheggiare di memorie emiliane accomuna ancora i volti di Ganimede, Giove e Aurra, che tuttavia si risolve in una minore fluidità e morbidezza, caratterizzandosi nei volti più spigolosi, nei nasi appuntiti e nelle bocche acute; uno stesso gusto cromatico segue i toni accesi di azzurro, rosa, giallo e arancione. A confermare l'influsso di Cesare Ligari e contemporaneamente a provare ulteriormente l'esattezza della cronologia i questi primi lavori del Romegialli in Palazzo Malacrida, è una lettera del 14/ 08/ 1765 (termine post quem) che Romegialli invia a Cesare, dal suo secondo soggiorno romano, e in cui parla di "obbligazioni seco lei incontrate a Morbegno" riferendosi, con ogni probabilità, ad un aiuto che il giovane Romegialli avrà ricevuto da Cesare più esperto ed affermato, nei lavori in Palazzo Malacrida (P. Glaviano, 1964, p. 93)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300214132
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0