angioletto con palma
dipinto,
1571 - 1571
Campi Antonio (1523/ 1587)
1523/ 1587
dipinto
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 25
Larghezza: 50
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ATTRIBUZIONI
Campi Antonio (1523/ 1587)
- LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Torre (1674 ed.1714), Latuada (1737), Mongeri (1782), Bianconi (1787) citano brevemente opera di Antonio Campi in San Paolo Converso; finalmente R. Longhi (1929) lo descrive rivelandone le novità rivoluzionarie: "la nuova invenzione che concentra il lume artificiale nell'interno della muda" e l'introduzione "di alcuni attori nei costumi dell'epoca", per cui "quel fatto si riduce a una scena temporanea di esecuzione come poi farà Caravaggio a Malta". Il discorso è ripreso e sviluppato da Giulio Bora nella presentazione di Antonio Campi nel cat. "I Campi" (Cremona, 1985, p.182) in cui osservando che la "Decollazione" di San Paolo Converso è del 1571 (data evidenziata dal restauro) constata che proprio in quegli anni "nasce una serie di opere esemplari per rigore e severità formale e per intensità espressiva (come, oltre al suddetto dipinto, il "San Gerolamo" del Prado)".Inoltre, nella scheda del dipinto qui in esame scritta per il catalogo della mostra "Caravaggio e il suo tempo" (Napoli 1985, pp. 54-56), Bora sottolinea che Antonio decorò con affreschi anche l'intera cappella e che "le tonalità calde e accese del colore tradiscono i richiami della pittura bresciana e soprattutto del Savoldo", ma "la decisiva svolta verso una ambientazione quotidiana della rappresentazione si deve in parte imputare a esempi fiamminghi e alla consuetudine della pittura cremonese al ritratto caratterizzato". Noti sono gli stretti legami che Antonio Campi ebbe col cardo Carlo Borromeo; essi ci fanno intendere il rapporto che esiste tra le rivoluzionarie soluzioni di linguaggio pittorico dell'artista e la politica controriformistica promossa da San Carlo nella sua diocesi tendente al coinvolgimento direttodel fedele attraverso la valorizzazione dell'immagine. "Tale coinvolgimento, conclude Bora, appare attuato nella "Decollazione" attraverso l'effetto drammatico dell'artificio luminoso, la ricercata nudità dell'ambiente, la quotidianeità dei gesti, i costumi contemporanei".Nella Cappella di San Giovanni Battista oltre la pala, è conservata anche la piccola cimasa racchiusa nella cornice antica: una piccola tela in cui è rappresentato un angioletto tra le nubi soreggente la palma del martirio, anch'esso certamente opera di Antonio Campi, come attestano i confronti con i numerosi angeli volati presenti in vari dipinti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300209139-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0