pianeta, elemento d'insieme - manifattura italiana (?) (prima metà, inizio sec. XVI, sec. XVII, sec. XIX)
Lampasso lanciato (fondo cremisi, trame in oro filato) con applicazioni a ricamo (in oro filato e sete policrome su Gros, ritocchi ad inchiostro). Il disegno del tessuto si risolve nella ripetizione di ampie maglie ogivali con andamento a teorie orizzontali sfalsate. Le maglie sono determinate ai margini da tronchi fioriti e includono un motivo tipo cardo palmato. Le croci sono invece realizzate a ricamo (su un supporto diverso da quello che costituisce il tessuto della pianeta) e presentano vari santi inseriti in formelle quadrangolari (sul fronte: il Battista affiancato dall'Angelo e dalla Madonna Annunciata, S. Giovanni Evangelista (?), un santo vescovo; sul tergo un santo barbuto benedicente, S. Andrea, S.Vincenzo, S. Alessandro, e il busto di una santa che tiene il capo del Battista). A loro volta i santi sono ospitati in edicolette con colonnine dai capitelli corinzi e la trabeazione che culmina con una cimasa a semicerchio, trabeazione ornata con teste di cherubini e riccioli. Cherubini ornano anche lo scollo. I galloni esterni alla pianeta sono a telaio, come pure la croce sulla stola
- OGGETTO pianeta
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MATERIA E TECNICA
filo di seta/ ricamo
filo metallico
seta/ lampasso/ lanciata
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Bergamo (BG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tessuto utilizzato per confezionare la pianeta e la stola appartiene alla tipologia detta "a cammino" che, messa a punto alla fine del XV secolo, è caratterizzatada una composizione a serie orizzontali, spesso sfalsate, di incorniciature che riacchiudono un motivo decorativo (rimando per ulteriori considerazioni alla scheda relativa al piviale realizzato con una stoffa del tutto simile a quella in esame) e che da soluzioni iniziali dinamiche tendono via via ad irrigidirsi. Più tarda e frutto di rimaneggiamenti, appare invece la parte a ricamo. Le edicolette e il fondo infatti sembrano prodotti secenteschi (si notino la cimasa curvilinea, i riccioli, i volti dei cherubini come motivi decorativi) mentre i santi escono da un rifacimento ottocentesco (i colori forti utilizzati nella loro delineazione, la resa un po' sommaria dei particolari). Gli inventari non aiutano d'altro canto a fornire un'attribuzione cronologica più precisa, poichè troppo generici sono i cenni fatti circa pianete "con figure al naturale"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300208426-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0