Sant'Eugenio

statua ca 1290 - ca 1310

Il Santo è raffigurato rigidamente di prospetto, con lo sguardo fisso, tiene la mano destra in atto di benedire, un grosso libro e il pastorale nella sinistra, è in abito sacerdotale con tunica rossa e piviale verde, sul capo la tiara tempestata di gemme e dorata. L'orlo della tunica è ricamato con motivi fogliacei ripresi sullo stolone. Il viso, tranne gli occhi dalla pupilla azzurra, e le mani, assai piccole, sono colorati di rosso. Lavorata nella parte posteriore

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA marmo/ pittura/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Cerchia Dei Maestri Campionesi
  • LOCALIZZAZIONE Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statua fino al 1952 si trovava nel transetto destro di fronte all'altare dei Re Magi (cfr. Spreafico 1976). Stava originariamente nella cappella di S. Eugenio, l'Allegranza (1784) ve la vide ancora, il Caffi (1841) la dice "tolta dall' antico sito" e collocata "presso il coro ", il Mongeri (1872) la vide "nell'andito della sacrestia" e "sospesa su peduccio. Fu trasportata nella cappella dei Re Magi nel 1888 (cfr. iscrizione). La posa rigidamente frontale, le forme raccolte, lo sguardo fisso, le pieghe delle vesti schematicamente simmetriche, danno a questa statua un carattere di arcaicità, pur di ambiente campionese, che contrasta con le proporzioni perfettamente naturali, col verismo straordinario del volto (cfr. le rughe ai lati della bocca), con la finezza della stoffa, nelle mani molto piccole. Esiste quindi una strana fusione di caratteri tipici di età differenti: le figure campionesi non sono mai così proporzionate e insieme rigide e manca quello spirito illustrativo che si trova nella scultura campionese mentre sembra essere presente un senso commemorativo. L'Allegranza (1784) la dice voluta dal Capitolo della Cattedrale, dal clero e dal popolo e opera del sec. XIV; il Caffi (1841) la giudica "di molto anteriore al sec. XIV, il Mongeri (1872) ne nota l'incoerenza e la ritiene non anteriore alla fine del 13° secolo. Il Vigezzi la considera realizzata tra il 1235, in cui fu consacrata la cappella, e il 1305 quando la cappella fu rifatta mentre vi era già la cassa marmorea di S. Eugenio. La Bellone (1938) la considera un falso, eseguito nel sec. XVIII, probabilmente per sostituire la vecchia statua rovinata dai trasporti e dai restauri e riconosce unici elementi conformi alla tradizione campionese il costume e la minuzia dei fregi. Infine riportiamo l'iscrizione ormai perduta ma riportata dal Vigezzi (1937): "S. EUGENII CONF/ RITUUM ECCLESIAE MEDIOLAN./ MIRIFICI PROPUGNATORIS/ STATUA MARMOREA/ A CIVITATE ET CLERO/ DONATA CULTA/ HEIC P./ INSTAUR!TA BASILICA A.D. MCCCLXXXVIII"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300206142
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Sulla base, sotto la statua - S. EUGEIHUS - lettere capitali - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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